Ad Arzachena risposta a emergenza idrica e infrastrutturazione agro con recuperi reflui
Un risparmio di 1 milione 700 mila metri cubi di acqua in un anno. È questo uno dei risultati che si avranno da un’opera semplice quanto necessaria, soprattutto in tempi di siccità e mutazioni climatiche. Si tratta della interconnessione del depuratore di Arzachena con il sistema di distribuzione dell’acqua gestito dal Consorzio di Bonifica della Gallura.Finanziato con 2,5 milioni di euro dalla Regione Sardegna, l’intervento prevede l’ultimazione dei lavori ai primi di luglio di quest’anno. “Al momento i lavori, affidati il 20 marzo scorso, procedono spediti – spiega il presidente del Consorzio Marco Marrone -. Siamo davanti a un’opera strategica, importantissima e che apre la strada alla possibilità di utilizzo delle acque depurate per fini agricoli anche in altre realtà. È infatti questo l’obiettivo del nostro consorzio, andare a recuperare questa importante risorsa, che attualmente viene buttata a mare, per fare in modo che serva territori sempre più estesi”.
Si tratta di un obiettivo perseguito non solo a livello regionale ma anche e soprattutto a livello nazionale. Nei giorni scorsi l’Anbi, l’Associazione Nazionale dei Consorzi di Bonifica, per il tramite del Direttore Generale Massimo Gargano, proprio durante la prima riunione del tavolo di partenariato sull’attuazione del Pnrr, convocata dal Ministro per l’Agricoltura Francesco Lollobrigida, ha spiegato appunto l’importanza della strategia di contrasto adottata dai consorzi di bonifica in tutta Italia alle conseguenze della crisi climatica: ai piani di efficientamento della rete idraulica e di realizzazione di nuovi invasi, si affianca la ricerca delle soluzioni per consentire un maggiore utilizzo delle acque reflue.
Le parole del direttore generale Giosuè Brundu:
“È proprio questo che andremo a fare con l’intervento previsto nel territorio di Arzachena. Con una serie di vantaggi importanti: in primo luogo la riduzione nell’impiego dell’acqua grezza proveniente dal bacino artificiale sul fiume Liscia e il risparmio per il Consorzio nell’acquisto di acqua grezza.
Avremo poi una riserva di approvvigionamento in periodi siccitosi. Eviteremo lo sversamento a mare di acqua depurata evitando di alterare l’equilibrio marino e altra cosa, si limiteranno i prelievi di acqua dalle falde. Con l’utilizzo di acqua depurata andremo inoltre a dare un apporto di sostanza organica ai terreni con un miglioramento delle caratteristiche fisiche dei suoli. Ci sarà infatti il recupero di sostanze fertilizzanti con particolare riferimento all’azoto, al fosforo ed al potassio contenuti nei reflui”.
L’intervento si compone di diversi fasi, e oltre alla costruzione ex novo di infrastrutture necessarie al progetto (come la realizzazione di tubature di interconnessione e nuovi tratti di condotta) si andrà a recuperare altre strutture esistenti e al momento inutilizzate.
Si procede infatti con la manutenzione delle macchine operatrici idrauliche e dell’impiantistica elettrica e idraulica presente all’interno dell’impianto di sollevamento del refluo proveniente dal depuratore; con la manutenzione e il ripristino del bacino di accumulo esistente in località Candela di circa 20 mila metri cubi e infine la manutenzione e ripristino della funzionalità delle condotte esistenti dal depuratore di Arzachena.
Ad esprimere grande soddisfazione è anche il primo cittadino di Arzachena, Roberto Ragnedda:
“è un intervento che attendevamo da tempo; e che rappresenta l’inizio di un lavoro più strutturato per Surrau, che ci auguriamo sia finanziato. È un progetto con grande valenza ambientale; che risponde a logiche di sostenibilità che oltre a garantire una infrastrutturazione del nostro agro, ha anche una funzione di sicurezza vista la rete anticendio”.
Infatti, “è un’opera strategica alla costruzione di altre opere – spiega ancora Marrone -, con l’interconnessione del depuratore potremo procedere alla seconda fase del progetto: ora infatti le acque andranno a servire la condotta esistente che serve l’area di Caldosa e il settore Irriguo “A”. Ma il nostro obiettivo è di strutturare una condotta irrigua a Surrau. Lì
sono stati previsti la realizzazione di tre lotti funzionali da proporre a finanziamento per un importo totale dell’intervento stimato in 20 milioni di euro.
Ne beneficerà il territorio perché assieme a questa opera si realizzerà una articolata rete antincendio. Inoltre, sarà data la possibilità a nuove aziende agricole di nascere; avremo maggiore presidio del territorio, evitando l’effetto dello spopolamento delle aree rurali e la garanzia di nuova occupazione diretta con la relativa ricaduta del derivante indotto”.
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