Al via la 27esima edizione di Monumenti Aperti
Sabato 6 e domenica 7 a San Gavino Monreale
Al via la 27esima edizione di Monumenti Aperti
Sabato 6 e domenica 7 maggio: San Gavino
Ci sarà anche San Gavino tra i comuni che sabato 6 e domenica 7 maggio inaugureranno la ventisettesima edizione di Monumenti Aperti.
Fino al 4 giugno, lungo cinque fine settimana, sessanta amministrazioni comunali della Sardegna ospiteranno la manifestazione; e apriranno le porte dei loro beni culturali più preziosi per offrirli al racconto di migliaia di giovani studenti.
Numerosa la presenza di enti locali che entrano per la prima volta nella rete, a testimonianza della vivacità dell’iniziativa nata a Cagliari nel lontano 1997.
Dopo la pausa estiva, Monumenti Aperti oltrepasserà il mare per approdare nella Penisola dove ancora una volta sarà presente in Emilia Romagna e in Puglia.
Una edizione 2023 che fin dal titolo “Pratiche di meraviglia” vuole essere uno stimolo per giovani e adulti a riscoprire il piacere di meravigliarsi davanti alle bellezze del nostro straordinario patrimonio culturale.
San Gavino
Tra i comuni che hanno spesso preso parte alla manifestazione, la cittadina di San Gavino sarà presente alla ventisettesima edizione di Monumenti Aperti; con 10 monumenti 1 un itinerario dedicato ai murales presenti nel paese; e raccontati da studenti e volontari nel fine settimana di sabato 6 e domenica 7 maggio.
L’evento Monumenti Aperti, –
dichiarano il Sindaco Carlo Tomasi e l’assessora alla Cultura Silvia Mamusa,-
è diventato un appuntamento annuale fortemente atteso da tutta la comunità del territorio; al pari del Carnevale Storico Sangavinese e della Mostra dello Zafferano DOP di Sardegna.
I MONUMENTI
La Chiesa di San Gavino Martire
Edificata da maestranze pisane nel 1347 all’inizio del giudicato di Mariano IV d’Arborea (1347-1375), che era solito soggiornare nel vicino castello di Monreale.
La Chiesa è definita il “Pantheon degli Arborea”; in quanto, in seguito agli studi dello storico Francesco Cesare Casula, risulta essere l’unico edificio religioso che presenta le effigi ritraenti i regnanti del Giudicato d’Arborea, tra i quali risaltano quello di Mariano IV e di sua figlia Eleonora.
Le drammatizzazioni saranno realizzate dalla Compagnia Medievale Monreale, con il supporto dell’associazione Monreal Soccorso. Visite a cura dell’I.I.S. “Marconi-Lussu”
Museo Due Fonderie
(Visite a cura dell’Associazione Curatoria Monreale. Percorso esperienziale a cura di Anziani Solidali). Il Museo deve il suo nome alla storia dell’antica fonderia di Villacidro e della moderna fonderia di San Gavino Monreale e ha sede all’interno degli ex magazzini ferroviari, un tempo snodo per la materia prima che dalla miniera di Montevecchio veniva trasportata per la lavorazione nella fonderia di San Gavino. Al suo interno ospita un allestimento che annovera testimonianze orali registrate, oggetti e documenti legati alla vita e al lavoro in fabbrica. È presente inoltre un’area proiezioni dedicata alla visione e all’ascolto delle testimonianze raccolte: filmati, documentari e interviste.
Casa museo Dona Màxima
(Visite a cura dell’Associazione “Sa Moba Sarda”). Casa Dona Maxima, costruita dai feudatari spagnoli di Quirra, è una tipica casa padronale del XVI secolo e deve il nome a Donna Massima Orrù, ultima proprietaria appartenente alla nobile casata degli Orrù, che nei primi anni dell’800 acquistarono l’immobile dai Quirra. Nel 1856 venne presa in affitto dal Comune di San Gavino per ospitare l’Ufficio della Giudicatura Mandamentale, la Scuola Elementare Femminile e la Stazione dei Carabinieri Reali. Intorno al 1970 fu acquistata dall’Ente e restaurata per essere adibita a casa-museo. Dal 1994 ospita il museo etnografico che custodisce gli arredi e gli utensili della cultura campidanese, nonché reperti storici delle Guerre Mondiali. Gli ambienti del piano terra sono arredati come una casa campidanese del XIX secolo, mentre la mansarda è adibita a sala espositiva.
Chiesa e convento di Santa Lucia
(visite a cura dell’I.C.S. “Eleonora d’Arborea” con il supporto dell’associazione Monreal Soccorso). Il Convento (“Su guventu”) e la chiesa di Santa Lucia furono edificati rispettivamente nel IX e X secolo dai monaci bizantini dell’ordine di San Basilio e costituiscono i monumenti più antichi presenti nel territorio di San Gavino Monreale e nel 2015 sono stati dichiarati siti di interesse culturale storico-artistico dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
Chiesa di Santa Chiara Vergine
La chiesa fu edificata intorno al XV secolo dal 1584 divenne parrocchia e centro della vita sangavinese. I nobili catalani avevano il diritto esclusivo di essere sepolti lì, mentre il resto della popolazione continuava a essere sepolta nel cimitero in prossimità della chiesa di San Gavino Martire. Nel 2021 è stata oggetto di un ingente restauro architettonico e l’antico retablo e l’altare ligneo policromo, attribuibile alla bottega di Michele Cavaro, sono stati ricollocati nella loro sede originaria. L’altare ligneo policromo è stato accolto nella cosiddetta “cappella delle meraviglie” e offerto all’ammirazione dei sangavinesi.
Chiesa di Santa Teresa del bambino Gesù
La parrocchia di Santa Teresa inizia la sua attività il 28 settembre 1971. Tra gli anni ’50 e ’60, a San Gavino ci fu una grande crescita economica e demografica, perciò il Vescovo Monsignor Tedde volle istituire una seconda Parrocchia. Con decreto vescovile del primo luglio 1957 la nuova parrocchia venne intitolata a “Santa Teresa del Bambino Gesù”, mentre la chiesa venne costruita tra il 1966 e il 1968.
L’archivio storico del Comune di San Gavino
Conserva i documenti dal 1747 fino al 1967. Gli atti prodotti dal Comune insieme agli archivi di Enti assistenziali, organi giudiziari, consorzi, associazioni e altro, costituiscono un patrimonio inestimabile, memoria storica della comunità di San Gavino Monreale e dei suoi cittadini, dal XVIII al XX secolo (visitabile solo sabato dalle 8:30 alle 13:30).
Casa Mereu
Risale ai primi anni del XX secolo e vi abitava la nota famiglia Mereu. L’edificio è realizzato in mattoni di terra cruda (ladiri) e riporta il modello a “palazzetto” (a Palattu), molto in voga fra le famiglie più abbienti dell’epoca, adornato con lo stile floreale tipico del Liberty. L’intera struttura occupa una superficie di 230 mq e al suo interno si possono ammirare numerosi elementi decorativi, come i dipinti nei controsoffitti e la forgiatura della ringhiera della scala in ferro battuto, oltre alle piastrelle in cemento colorato. In ricordo della professione del proprietario della casa, medico conosciuto nel territorio, si può apprezzare la stanza del pianterreno adibita ad ambulatorio. Attualmente la casa è diventata un importante Centro di Eccellenza Gastronomica.
La casa museo del ricamo
Dell’artista Chiara Atzori permette di ammirare i suoi scialli sardi, centri a intaglio, ricami in fili d’oro e quadri contornati in oro. Chiara Atzori è maestra del ricamo, passione ereditata dalla madre e coltivata fin dai sedici anni. Per realizzare i suoi lavori utilizza una macchina da cucire della Singer molto antica, impiegando materiali naturali e di qualità. Le sue opere riscuotono grande successo ovunque vengano esposte, nei comuni limitrofi, ma anche in località ben più lontane, come Alghero. L’apertura della casa museo verrà sostenuta con il supporto dell’associazione Team Soccorso.
La Galleria Civis
Uno spazio espositivo che fornisce un importante supporto alle attività informative, sociali e culturali promosse dall’Amministrazione Comunale e da tutto il mondo dell’associazionismo sangavinese. Il centro Civis, che fin dalla sua denominazione rivela la sua vocazione di struttura di richiamo comunitario e di strumento di rafforzamento del senso civico, dopo rilevanti lavori di recupero e risistemazione è stato inaugurato nel mese di ottobre dell’anno 2011 con una mostra di pittura gratuita dell’artista sangavinese Sergio Putzu.
L’edizione di Monumenti Aperti a San Gavino non propone solo visite guidate ai monumenti ma anche un interessante tour dedicato ai murales organizzato dall’associazione culturale “Skizzo” e consentirà di ammirare le numerose opere presenti nel paese create da artisti locali e internazionali. I tour si terranno il sabato e la domenica dalle ore 10 alle ore 20 e si potrà partecipare solo su prenotazione contattando il numero 380. 5249307. Dal 2013 San Gavino Monreale è infatti protagonista di un fermento culturale e artistico che, grazie all’impegno di associazioni, cittadini, artisti locali e internazionali, ha dato vita a un vero e proprio museo a cielo aperto.
L’elenco completo degli eventi collaterali è consultabile sul sito Monumenti Aperti
INFORMAZIONI UTILI
I monumenti saranno visitabili gratuitamente sabato 6 maggio e domenica 7 maggio dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 20.00, salvo dove diversamente specificato.
Per la visita ai siti si consigliano abbigliamento e scarpe comode. Le visite alle chiese saranno sospese durante le funzioni religiose. È facoltà dei responsabili della manifestazione limitare o sospendere in qualsiasi momento, per l’incolumità dei visitatori o dei beni, le visite ai monumenti. In alcuni siti la visita potrà essere parziale per ragioni organizzative o di afflusso.
Info Point:
Piazza Marconi – Ass.ne Team Soccorso Tel. 328/3735064
Piazza Resistenza – Ass.ne Pro Loco Tel. 340/4024030
LA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE 2023
Monumenti aperti, pratiche di meraviglia
Il concept di campagna e lo slogan Pratiche di Meraviglia mettono al centro la voglia di (ri)scoprire le bellezze del patrimonio culturale a cui ci siamo involontariamente abituati, quasi facendo finta di «non sapere – non conoscere» ciò che ci apprestiamo a guardare, ascoltare, indagare.
La meraviglia, quindi, come una condizione emozionale complessa, che unisce timore e sorpresa, ammirazione e reverenza, incantamento e benessere.
In questo senso (ri)aprirsi alle meraviglie che ci circondano sottolinea da un lato la missione di una manifestazione che può ancora lavorare su spazi vitali di scoperta e conoscenza aiutando, oggi più che mai, il pubblico di visitatori a riscoprire, a meravigliarsi di nuovo e a reinvestire sulla memoria.
E dall’altro valorizza il rapporto dell’individuo con il patrimonio culturale e che si riappropria della “meraviglia”. Il visual della campagna propone un manifesto che richiama all’arte concettuale moderna che attraverso la tecnica del collage presenta la testa di Venere di Milo arricchita con dettagli fotografici di un viso di donna.
L’obiettivo è comunicare la riduzione di distanza che si crea tra il monumento e chi lo guarda, tra il monumento e la comunità che lo ospita, con l’obiettivo di dissipare la diffidenza creata dal timore reverenziale che si ha nei confronti di un patrimonio che è sì vestigia del passato ma che è anche e soprattutto radice per il futuro.
“Quest’anno abbiamo voluto fondere insieme in un’immagine la pratica della meraviglia di Monumenti Aperti nel rapporto tra volontari, pubblico e patrimonio. È una dichiarazione di responsabilità verso il ruolo del presente nel ricordare il passato per costruire il futuro già oggi. Uno stimolo a guardare da vicino ciò che guardiamo sempre come se fosse distante ma che non lo è realmente, è solo poco conosciuto o approfondito”.
LE ISTITUZIONI ADERENTI
Monumenti Aperti 2023 è realizzata:
- con il patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.
- con il patrocinio del Presidente del Consiglio regionale della Sardegna
- con il contributo di Ministero della Cultura e Ministero del Turismo, Regione Autonoma della Sardegna Assessorato dei Beni Culturali e Assessorato del Turismo, dei 60 Comuni aderenti
e con il contributo di Fondazione di Sardegna
Main sponsor Energit
Sponsor SardexPay
Sponsor tecnici Arti Grafiche Pisano, Fservice, media partner Radio X e Eja TV, in collaborazione con BES – Best Events Sardinia.
Monumenti Aperti è coordinata su base nazionale dall’associazione Imago Mundi OdV.
RICONOSCIMENTI
Monumenti Aperti ha ricevuto: 2018 – Premio dell’Unione europea per il Patrimonio Culturale / Europa Nostra Awards, il massimo riconoscimento europeo nel settore, per la sezione Istruzione, Formazione e Sensibilizzazione consegnato in occasione del primo vertice europeo del patrimonio culturale 2017.
Imago Mundi OdV è entrata a far parte della rete pan-europea per il patrimonio culturale Europa Nostra nel 2017.
SITO WEB, UFFICIO STAMPA E SOCIAL MEDIA
I contenuti della manifestazione, corredati da informazioni sempre aggiornate, foto, comunicati stampa e materiali video, sono ospitati nel sito ufficiale www.monumentiaperti.com. Il racconto in diretta della XXVII edizione di Monumenti Aperti si svolgerà anche su Facebook (@monumentiapertiofficial), Instagram (@monumentiaperti) e Twitter (@monumentiaperti), canali social nazionali della manifestazione. Il tag ufficiale è: #MonumentiAperti2023.
L’APP HEART OF SARDINIA
Heart of Sardinia è un’app gratuita per iOS e Android, che da cinque anni promuove il patrimonio turistico dell’isola.
Sarà l’app ufficiale dell’edizione 2023 di Monumenti aperti e una guida digitale per tutti i visitatori:
al suo interno sarà possibile consultare la mappa dei monumenti visitabili e salvare gli itinerari in anticipo.
Heart of Sardinia si occuperà anche di raccogliere dati anonimizzati e aggregati sulle abitudini dei visitatori per misurare i risultati della manifestazione.
UNA NUOVA SFIDA: LA COSTITUZIONE DELLA FONDAZIONE DI COMUNITÀ DI PATRIMONIO
Dopo un quarto di secolo che ha segnato la crescita di rapporti e collaborazioni con i ragazzi delle scuole, con gli insegnanti, con le associazioni, con professionisti del settore e con i tanti Comuni
– non solo della Sardegna ma anche, come detto, della Penisola –
che negli anni si sono uniti al nostro progetto, Imago Mundi OdV intende ora rinnovare il proprio impegno volto alla tutela, valorizzazione, promozione del nostro patrimonio culturale, materiale e immateriale; attraverso il coinvolgimento diretto degli attori (Istituzioni, Enti, Scuole e Università, Sistema delle Autonomie) che a vario titolo animano e contribuiscono dal 1997 a realizzare il progetto culturale.
Le fondazioni di comunità costituiscono, secondo la nostra visione, una linea strategica di intervento; in quanto si ritiene rappresentino sia un importante strumento di infrastrutturazione sociale per il territorio, dato il loro positivo stimolo aggregativo adatto a facilitare la collaborazione dei differenti soggetti espressione della realtà locale; che un soggetto giuridico idoneo ad attrarre risorse e valorizzarle attraverso una oculata gestione patrimoniale tesa a includere nel progetto anche le comunità locali che a oggi non hanno avuto modo di aderire alla rete nazionale per mere ragioni di bilancio.
Il Comitato per la nascita della Fondazione di Comunità di Patrimonio denominata proprio Monumenti Aperti, nato nei primi mesi del 2022 e che ha già raccolto diverse adesioni formali e manifestazioni di interesse da parte delle amministrazioni locali, intende svolgere un ruolo propulsivo sul territorio, affiancando e accompagnando le istituzioni ed enti e le realtà organizzate che intendano aderire al progetto diventandone partner strategici al fine di facilitare, in prospettiva, l’adesione anche delle persone fisiche, i futuri cittadini, in un processo di allargamento progressivo per piccoli passi.