Alluvioni in Emilia Romagna. Gli animalisti lanciano l’allarme: non è maltempo, è emergenza climatica.
Alluvioni e disastri in Emilia Romagna, una catastrofe immane. Morti annegati tantissimi animali rinchiusi negli allevamenti e nelle stalle. Gli animalisti lanciano l’allarme: l’emergenza climatica non si può più negare, bisogna correre ai ripari, non c’è più tempo da perdere.
Alluvioni in Emilia Romagna. Gli animalisti lanciano l’allarme: non è maltempo, è emergenza climatica.
Meta Parma, movimento per la tutela degli animali e dell’ambiente per la sezione parmense, lancia l’allarme:
il pianeta è in ginocchio, alluvioni e siccità sono due facce della stessa medaglia, l’emergenza climatica.
La referente dell’associazione, in un comunicato, invita tutti i cittadini a documentarsi sulle cause dell’emergenza climatica; perchè quello che sta colpendo l’Emilia Romagna non può definirsi semplicemente maltempo, è molto di più.
“Le alluvioni e la siccità sono strettamente collegate e sono dovute allo stesso problema: la distruzione del pianeta che sta causando l’emergenza climatica. Le principali cause di questo gravissimo problema derivano dalla mancanza di rispetto degli animali e della natura; e i principali responsabili del riscaldamento globale e della conseguente emergenza climatica sono gli allevamenti e i mattatoi, oltre al fatto che stiamo cementificando troppo.
Lo sfruttamento animale è il problema principale
Lo sfruttamento animale è il problema principale, allevare animali per mandarli al mattatoio significa disboscamento, inquinamento, violenza e sofferenza, significa creature imprigionate, sfruttate e uccise.
Non si può più negare la realtà, non c’è più tempo: uccidere gli animali e la natura significa uccidere anche il nostro pianeta, e quindi anche noi stessi.
L’Emilia Romagna, regione del prosciutto e del formaggio, è un territorio pieno e strapieno di allevamenti, e purtroppo tantissimi animali sono morti annegati in queste alluvioni, rimasti intrappolati nelle loro gabbie. Mucche, suini, galline, conigli, cavalli e altri animali, non hanno avuto scampo e il loro corpo è ancora lì sott’acqua.
Tanti gli animali morti annegati
Parliamo di un numero spaventoso di animali morti annegati, eppure si nota il solito silenzio da parte delle istituzioni: che non si veda, e non si sappia! Se tra tutti questi animali rimasti intrappolati, qualcuno è stato salvato, non si può parlare neanche di vera e propria salvezza, perchè verrà comunque mandato al mattatoio, visto che questo è il destino di tutti gli animali sfruttati e uccisi per la produzione di latte, latticini, formaggi, uova e carne.
Gli animali rinchiusi negli allevamenti sono morti annegati, hanno visto l’acqua arrivare e salire, e sono morti così, tra angoscia e spavento; se non fossero morti così, sarebbero stati uccisi nei mattatoi, sempre tra angoscia e spavento. La sofferenza degli animali e il loro diritto alla vita meritano di non essere sottovalutati, così come non si può più sottovalutare l’emergenza climatica, per il bene di tutti.
Il governo tace
Il governo tace su questo argomento e intanto stanzia 20 milioni di euro per aiutare l’Emilia Rimagna, soldi che comunque verranno usati per rimborsare anche gli allevatori e continuare così a far andare avanti lo sfruttamento animale.
Perchè non dicono ai cittadini che un numero immenso di animali è annegato negli allevamenti? Perchè non mostrano le immagini degli animali rinchiusi e morti annegati?
Uccidere gli animali e la natura significa uccidere anche l’umanità stessa, se le istituzioni non vogliono fermare questo cammino verso l’autodistruzione nè fare informazione per fermarlo, allora è il cittadino l’unica speranza di salvezza. Documentiamoci, informiamoci, passiamo tutti a un’alimentazione vegetale e smettiamola di finanziare la distruzione del pianeta.”
Associazione Meta Parma
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