L’Assessore Porcu: “Riconoscere la specificità delle località balneari e riqualificare i servizi pubblici”.
“La Regione Sardegna ha inserito alcune di queste considerazioni nella ‘Strategia regionale per lo sviluppo sostenibile’ (SrSvS) – ha aggiunto l’assessore Porcu – Infatti, non è possibile pensare alla sostenibilità dei servizi pubblici locali se non si ragiona in termini di rete, con un approccio di governance multilivello e in un’ottica di integrazione con meccanismi di cooperazione intercomunale nella fornitura dei servizi pubblici, condividendo le risorse, la governance e i costi, nonché prevedendo il coinvolgimento delle comunità locali e degli operatori turistici”.
L’Assessore dell’Ambiente ha sottolineato come “tra i temi che si possono affrontare, in collaborazione tra i diversi attori istituzionali, ci sono il trasporto pubblico locale, migliorando l’offerta; la gestione della raccolta differenziata e della risorsa idrica, incentivando la diminuzione nella produzione di rifiuti e nel consumo idrico; i servizi connessi alla sanità. Infine, per la distribuzione di energia elettrica, relativamente ai periodi di massimo carico nelle aree ad alta stagionalità turistica, ha un elevato valore la costituzione delle ‘comunità energetiche sostenibili’, con il coinvolgimento, oltre che delle comunità, anche del comparto produttivo e delle imprese”.
“Servono interventi straordinari, sia in termini di investimenti che di attenzione agli aspetti di gestione e responsabilità. La transizione ecologica può essere un’occasione per avviarci su percorsi di maggiore sostenibilità ed efficienza nella gestione delle città balneari”, ha concluso l’assessore Porcu.