Infermieristica: serve una visione più moderna e attenta ai cambiamenti, anche generazionali
In occasione della giornata internazionale dell’infermiere, l’Ordine della Professione Infermieristica di Sassari avvia una riflessione sul cambiamento della professione e su come creare un dialogo generazionale efficace e attrattivo.
Carlo è nato nel 1955, lavora nell’ambulatorio di cardiologia ed è stato uno dei primi uomini a diventare infermiere.
Elisa, nata nel 1982, è stata tra le pioniere del corso di laurea triennale in infermieristica; Claudio ha un master di I livello e Sara frequenta il dottorato di ricerca.I nomi sono di fantasia ma riflettono professionalità diverse di alcuni iscritti all’Ordine degli Infermieri di Sassari.
Un’immagine corale che parla di cambiamento e di come il mestiere sia diventato sempre più completo e professionalizzante.
Inizialmente solo femminile, su impronta della prima infermiera, Florence Nightingale, nata a Firenze nel 1820, la professione viene aperta agli uomini italiani nel 1971, con la legge n.124. Da quel momento, il percorso di preparazione e aggiornamento è diventato sempre più raffinato, evolvendosi per rimanere allineato con le necessità sociali e territoriali.
“È tempo di una riflessione sul cambiamento in atto nella nostra professione – spiega Gianluca Chelo, Presidente OPI Sassari – e servono nuovi modi per descriverla e raccontarla a pazienti e colleghi. Ogni giorno persone di età diverse, con percorsi professionali diversi, lavorano insieme per lo stesso obiettivo: essere presenti ovunque per il bene di tutti. Ancora oggi, però, la differenza d’età viene percepita come un limite e non, invece, come una bella opportunità per crescere e cambiare insieme“.
Il confronto generazionale
Il tema del confronto tra generazioni è di grande attualità e trasversale rispetto alle professioni: avere una visione d’insieme del percorso fatto fino ad ora guida verso la definizione di quello che sarà l’infermiere del futuro, delle sue peculiarità e necessità.
“Abbiamo riassunto in un messaggio grafico il cammino fatto sino a oggi: persone diverse un solo obiettivo ma, anche, domande necessarie – specifica Marica Soddu, vice Presidente OPI Sassari– . Che infermieri saranno i ragazzi e le ragazze che in questo momento stanno concludendo le superiori? Che tipo di sfide si troveranno ad affrontare? E come possiamo preparare insieme un percorso in grado di far imparare dal passato ed insieme abile nel gestire trasformazioni impreviste? Oggi più che mai è fondamentale il confronto tra età diverse: solo imparando reciprocamente saremo capacidi dare nuovo slancio alla professione. Non è più tempo di pensare che sarà un problema di chi arriverà dopo o una colpa di chi c’era prima. Solo insieme si può crescere bene, rimarcando un obiettivo comune“.
Considerazioni, queste, che vogliono risolvere un problema complesso: la scarsa attrattività della professione che ha ricadute importanti sul sistema sanitario territoriale.
Serve un cambiamento importante che prenda spunto anche dai recenti Stati Generali della Professione Infermieristica, proclamati dal consiglio nazionale della FNOPI dai quali sono emersi interessanti spunti operativi. OPI Sassari è parte attiva del gruppo di lavoro che si è occupato di stilare il documento di sintesi e di identificare i punti salienti.
Conclude Chelo:
“Serve, senza alcun dubbio, una specificità infermieristica, che resta ancora da declinare sotto il profilo organizzativo, economico, formativo e di immagine sociale.
È però fondamentale, per rilanciare l’attrattività della professione, compiere il definitivo step di crescita; valorizzandola in tutti i contesti in cui il ruolo appare ancora sfocato e non ben definito: una problematica, questa, che incide significativamente sulla scelta universitaria che troppo spesso non vede nel corso di laurea in Infermieristica una base per costruire la propria carriera lavorativa.
Per questo, ripartendo da quanto emerso dagli Stati Generali, stiamo lavorando per consolidare una visione moderna e dinamica del sistema salute e del ruolo dell’infermiere; con conoscenze, competenze e responsabilità sempre più elevate in linea con la crescente complessità dello scenario nazionale e globale”.
Per altre notizie clicca qui