Jacopo Cullin in scena al Teatro Ambra Jovinelli di Roma domani (mercoledì 3 maggio) con lo spettacolo “È inutile a dire!”.
L’attore e regista cagliaritano porterà in scena tre dei suoi storici personaggi, affiancato da Gabriele Cossu con le musiche di Matteo Gallus, Riccardo Sanna e Andrea Lai.
Per info e prenotazioni è possibile consultare il sito ufficiale dell’artista www.jacopocullin.com.
Debutto oltre il Tirreno per lo spettacolo “È inutile a dire!” di Jacopo Cullin, capace di registrare il sold out in ogni precedente appuntamento nei teatri sardi.
Domani (mercoledì 3 maggio) l’attore e regista cagliaritano, affiancato dal Gabriele Cossu, sarà in scena alle 21 nel prestigioso e storico Teatro Ambra Jovinelli di Roma, tra i punti di riferimento della comicità nazionale, in attività dal 1909.«È la prima volta che portiamo lo spettacolo fuori dall’isola e siamo molto contenti e fieri di poter esportare un po’ di sardità», dice Jacopo Cullin. «Confrontarci con un pubblico diverso sarà divertente e stimolante.»
“È inutile da dire!”. Essa nasce nella seconda metà del 2018 dalla penna di Cullin. Con la precisa volontà di esplorare e approfondire con sottile ironia e raffinata comicità le dinamiche relazionali che caratterizzano il nostro tempo. Attraverso le poetiche e argute visioni di tre dei suoi storici personaggi (Signor Tonino, Salvatore Pilloni e Angioletto Biddi ‘e Proccu), l’autore evidenzia problemi e fragilità della attuale società, dominata dalla precarietà delle relazioni e dalla costante crisi esistenziale che pervade l’essere umano. Ad accompagnarlo sul palcoscenico il trio composto da Matteo Gallus al violino, Riccardo Sanna alla fisarmonica e Andrea Lai al contrabbasso.
Sabato 6 e domenica 7 maggio Cullin riabbraccerà il pubblico del Teatro Lirico di Cagliari. Domenica 14 maggio lo spettacolo andrà in scena al Teatro Eliseo di Nuoro e venerdì 9 giugno farà tappa al Teatro Manzoni di Milano, luogo simbolo della cultura meneghina.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito ufficiale dell’artista (www.jacopocullin.com).
L’ARTISTA – Jacopo Cullin è un attore e regista cinematografico italiano. Ha partecipato nel ruolo di protagonista a numerose serie tv prodotte da Rai e Mediaset. Ma recentemente apparso nel ruolo di coprotagonista nella seconda stagione della serie tv di Rai1 “Le indagini di Lolita Lobosco”.
Affiancando Luisa Ranieri, con le regia di Luca Miniero. Sul grande schermo è stato protagonista di svariate pellicole di successo come “L’Arbitro” e “L’Uomo che Comprò la Luna” di Paolo Zucca, “La Stoffa dei Sogni” di Gianfranco Cabiddu e “La Buca” di Daniele Ciprì.
Come regista ha realizzato numerosi cortometraggi premiati in diversi festival italiani, spot pubblicitari e campagne per il sociale, dirigendo nel 2013 il cortometraggio Special Olympics e Gigi Riva per l’apertura dei giochi estivi Special Olympics. A teatro si è esibito nei più importanti palcoscenici isolani con gli spettacoli “Sei in me!”, “Non ricordo nulla” e l’attuale “È inutile a dire!”.
IL TEATRO
L’Ambra Jovinelli, una volta chiamato unicamente Teatro Jovinelli, è un teatro di Roma destinato principalmente alle rappresentazioni di teatro comico. Il teatro nacque per volontà dell’impresario teatrale Giuseppe Jovinelli, intenzionato a costruire un teatro di varietà dal volto lussuoso e degno di essere equiparato ad un teatro di prosa, di norma stilisticamente più ricco e nobile. Venne eretto nella scomparsa Guglielmo Pepe, nel quartiere Esquilino. Dopo una serie di progetti firmati da Pietro Chiodelli e Giacomo Radiconcini, i lavori di costruzione iniziarono nel 1906. L’anno seguente subentrò come progettista Ulderico Bencivegna.
Infatti l’inaugurazione avvenne il 3 Marzo del 1909. Originale e innovativo nelle linee d’abbellimento, il teatro è l’unico, a Roma, costruito in stile liberty, caratterizzato dal corpo centrale a due piani con ampie aperture, coronato dal frontone a linee arcuate.
La capienza totale toccava i 1000 posti. Colonnine in ghisa decoravano la struttura interna, chiudendosi in archi ricchi di decorazioni floreali alla sommità della galleria. Velluto rosso ricopriva tutti gli interni, e grandi lampadari illuminavano la sala. Sulla sommità dell’arcoscenico, una targa ancor oggi visibile: “G. Jovinelli, 1909”. La modernità era la parola d’ordine sotto la quale il teatro era stato progettato: erano presenti impianti di ventilazione e di riscaldamento, mentre l’illuminazione era totalmente elettrica.
In conclusione il 26 dicembre 2010 debutta il primo spettacolo organizzato sotto la nuova, e attuale, gestione. La direzione artistica di Fabrizia Pompilio riporta in pochi anni il teatro Ambra Jovinelli agli antichi fasti. Portando la fama del teatro oltre i confini della capitale e rendendolo uno dei punti di riferimento a livello nazionale. (fonte www.ambrajovinelli.org)
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