Il 9 maggio, gli alunni della scuola secondaria di primo grado di Lodè hanno preso parte al progetto BioVeg.
Con l’uscita didattica, “Biodiversità lungo le antiche carrarecce dei Carbonai”, sono stati nel sentiero 104 del CAI, del Montalbo, sul versante del Comune di Lodè.
Con l’uscita didattica, “Biodiversità lungo le antiche carrarecce dei Carbonai”, sono stati nel sentiero 104 del CAI, del Montalbo, sul versante del Comune di Lodè.
Il progetto BioVeg è promosso dal Comune di Lodè e dal CEAS Montalbo di Lodè (Centro Educazione Ambientale e alla Sostenibilità). Il tutto finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna.
Il programma punta a migliorare nel tempo l’integrazione e l’equilibrio delle risorse agricole e zootecniche. Segue inoltre i principi dell’agroforestry, privilegiando le produzioni di qualità e la sostenibilità degli interventi. E anche focalizzando l’attenzione sull’ecosistema nel suo complesso e sulle comunità che lo abitano.
L’obiettivo del progetto è di coinvolgere, attraverso un processo partecipativo, gli attori sociali del territorio e gli Enti di ricerca e di vigilanza ambientale.
L’intento è quello di recuperare, valorizzare e diffondere il patrimonio genetico di biodiversità. E anche per gestire anche gli ecosistemi minacciati dalle attività antropiche. Tutto questo in modo sostenibile per contrastare la perdita di biodiversità.
L’intento è quello di recuperare, valorizzare e diffondere il patrimonio genetico di biodiversità. E anche per gestire anche gli ecosistemi minacciati dalle attività antropiche. Tutto questo in modo sostenibile per contrastare la perdita di biodiversità.
Gli studenti sono stati guidati dal personale del CEAS, dal naturalista Bobore Frau e dal personale dell’Ufficio Lingua e Cultura Sarda dell’Unione dei Comuni.
Hanno avuto modo di indagare e conoscere i luoghi visitati. Ciò è avvenuto dal punto di vista storico con le antiche vie dei carbonai. Ma anche ambientale con la fauna, flora e geologia del luogo.
Inoltre hanno osservato con attenzione gli organismi viventi e i loro ambienti. E anche i fenomeni naturali e i loro cambiamenti.
Frau ha parlato dei servizi ecosistemici del bosco. In particolare sul contenimento degli inquinanti con l’assorbimento della CO2 e sul contrasto del cambiamento climatico. E infine ha parlato del rischio idrogeologico.
Aggiunge anche che non mancano le opportunità economiche in questo campo. Si tratta infatti di un vero e proprio attrattore turistico.
Il personale dell’Ufficio Lingua e Cultura Sarda dell’Unione dei Comuni ha raccontato la storia delle carrarecce del Montalbo. Ha parlato anche dell’attuale utilizzo come sentieri CAI.
Questo ha permesso al Comune di Lodè di creare dagli antichi “caminos de carvonajos” una rete sentieristica di eccellenza. Grazie soprattutto alla presenza sul proprio territorio di due aree di pregio. Si tratta del Parco di Tepilora e del SIC Montalbo. Entrambe parti integranti della Riserva di Biosfera riconosciuta nel programma Unesco MaB (Man and biosphere) nel 2017.
Per concludere il loro viaggio di scoperta di questa porzione di Sardegna, gli studenti sono stati accolti dal personale del Corpo Forestale della stazione di Lula.
Il personale ha esposto le proprie funzioni di tutela e di vigilanza sul territorio. In particolare con un focus sull’importanza della difesa della biodiversità.
Un altro tema trattato sono le principali cause di declino boschivo. Definendo la colpa soprattutto degli incendi boschivi.
Inoltre hanno esposto i comportamenti virtuosi da adottare durante un’escursione. Il tutto sempre nel pieno rispetto del bene comune “Montagna”.
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