Non esita a parlare di “Tantissime parole e zero fatti” la consigliera regionale e segretaria della commissione Sanità in merito alla situazione, da lei definita “orribile”, che stanno vivendo i pazienti nella dialisi del nosocomio Santa Barbara
“In questi mesi mi sono interessata alla orribile situazione che stanno vivendo i pazienti in dialisi a Iglesias. Presso l’ospedale Santa Barbara ho incontrato l’associazione ANED [Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e trapianto n.d.r] e alcuni medici del reparto di Nefrologia e Dialisi. Ho anche incontrato la direttrice sanitaria di Iglesias, nonchè visionato i nuovi spazi preposti.Risultato? Tantissime parole e zero fatti. Non mi stupisce. Ennesima dimostrazione d’intenti della ASL Sulcis Iglesiente sugli ospedali di Iglesias”.
“Migliorare il servizio e avere sanitari e pazienti soddisfatti di un centro che risponda alle loro esigenze”
La segretaria della commissione Sanità ricorda che: “Nella mia ispezione fatta al CTO, ho visionato i locali constatando che ve ne sono di già pronti e idonei per il trasferimento del reparto dialisi senza rivoluzionare altri reparti che erogano prestazioni sanitarie di eccellenza per i cittadini e per tutti coloro che vi si riversano dai comuni limitrofi.
Il centro dialisi di Iglesias ha avuto tante difficoltà in questi anni; inizialmente erano circa 1500 le persone seguite in ambulatorio, ora sono diventate molte di più.
L’obiettivo deve essere quello di migliorare il servizio e di avere sanitari e pazienti soddisfatti di un centro che risponda alle loro esigenze.
Il centro si occupa anche della prevenzione di persone in una fase pre-dialisi. Questo significa esser raggiunti da tantissime persone presenti in tutto il territorio.
Ricordiamo inoltre che sussiste un grave problema: l’isolamento rispetto alla cardiologia e alla terapia intensiva. Ciò crea delle situazioni estremamente pericolose poichè i pazienti in dialisi possono presentare dei problemi acuti, a cui serve esser pronti sempre.
Come mai la Direzione Generale e quella sanitaria continuano a bloccare l’ulteriore sviluppo del CTO? Addirittura trasferendo medici al Sirai, così da lasciare il CTO sguarnito di medici per dire, poi, che non essendoci i medici i reparti non possono lavorare e devono chiudersi.
Perchè continuano a dichiarare che il CTO deve essere chiuso diffondendo informazioni errate alla popolazione (e portandola ad allarmarsi)? Non garantire un reparto dialisi efficiente al CTO di Iglesias significa anche scoraggiare i tanti turisti”.
Dalle parole ai fatti: una nuova interrogazione e la speranza – remota – di un riscontro…
Carla Cuccu chiosa illustrando le azioni che metterà in atto per porre al centro dell’attenzione tale grave situazione: “In questi giorni depositerò una nuova interrogazione. Sarà purtroppo l’ennesima destinata a restare priva di riscontro (al pari delle quasi 300 che ho già protocollato), rivolta al presidente Solinas e all’assessore Doria.
La Regione agisca immediatamente per queste persone, per non mettere a rischio la loro vita e la loro dignità. Non si può andare avanti così.
Chiederò risposte su questa incomprensibile gestione della ASL Sulcis Iglesiente. Auspico un repentino cambio di rotta affinché sia il CTO che il Sirai possano lavorare conformemente a quanto dispone la rete ospedaliere licenziata dal Consiglio regionale sardo e non essere, mio malgrado, costretta a chiedere l’intervento della Procura della Repubblica e della Corte dei Conti affinché vengano date a tutti i cittadini le risposte che, finora, né l’assessorato alla sanità né le direttrici generale e sanitaria mi hanno fornito.”
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