Nubifragio Emilia Romagna: le responsabilità delle “menti di cemento”
Piove. Dopo due anni di siccità, piove a dirotto e uno direbbe finalmente! E invece no. Piove talmente tanto e talmente forte, in unaterra cementificata, resa arida e impermeabile dalla siccità, che
questa pioggia anziché portare vita porta morte, sfollati, disastri.
E su facebook in molti – che fino a pochi giorni fa sfottevano i
“gretini” dicendo che ora potevano vendere ombrelli – ora sono pronti
a dire che la pioggia romagnola è dovuta alle scie chimiche. Altri, nei
media tradizionali, si ostinano a parlare di mal tempo, di eventi
imprevisti, quando ormai è tutto ampiamente previsto e prevedibile.
E allora – mai come ora – e con un groppo in gola sono felice di
ospitare nel giornale che dirigo la rassegna di Andrea Degl’Innocenti
che nella puntata di ieri riportava le parole – dure come il
cemento – del Professor Paolo Pileri e le proposte di Cristiano
Bottone e Luca Lombroso.
Ad esempio: “L’Emilia-Romagna, da anni, consuma suolo come se non ci
fosse un domani, parandosi dietro a una legge urbanistica regionale del
2017 (la numero 24) che fa letteralmente acqua da tutte le parti per
quanto riguarda la tutela del suolo. E i nodi vengono al pettine”.
“Insopportabili le lacrime dei politici e delle varie autorità civili
o di alcune organizzazioni dell’agricoltura che riescono a prendersela
perfino con le nutrie che bucano gli argini, tanta è la miopia o la
svogliatezza di vedere che il clima è cambiato per causa nostra e siamo
noi i soli responsabili di tutto ciò. La nostra urbanistica, la nostra
agricoltura, la nostra mobilità autocentrica, la nostra idea di
crescita e sviluppo.
Siamo noi le nutrie, noi i sapiens che non vogliamo
smettere di consumare suolo, di cementificare in ogni dove, di tenere in
piedi questo modello sociale ed economico dilapidatore di natura. Oggi
sono tutti a piangere ma ieri erano tutti schierati a deridere e non
considerare quanti di noi, pochi ahinoi, sostenevano pubblicamente che
la legge urbanistica della Emilia-Romagna, con il suo maledetto 3% di
consumo di suolo sempre possibile, non avrebbe che aggravato la
situazione, aumentato le metastasi”.
Ecco, questo è solo un estratto. Ascoltatevi tutta la puntata. Questi
temi – ahinoi – li avevamo toccati recentemente in due podcast da me
condotti. Ossia quello sul clima e quello sul consumo di suolo. Tutto
previsto e tutto prevedibile, quindi. Tutto affrontabile. Ma in un mondo
dominato da media ottusi e teorie del complotto sempre più deleterie,
tutto si fa tranne che assumersi la responsabilità.
E allora tocca a noi farlo. Informiamoci e informiamo. AIUTACI a far
girare le nostre informazioni, se puoi abbonati. Smettiamo di essere
inermi mentre il mondo ci crolla addosso. E smettiamola di dire “piove
governo ladro”. Piove, a volte. Governo ladro, spesso. Ma NOI, come
possiamo cambiare le cose???
Dall’Italiachecambia: https://www.italiachecambia.org/rassegna-stampa/nubifragio-emilia-romagna-responsabilita-partito-cemento-730/
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