Oliena: “Sos deretos de sos pitzinnos in pagas paràulas”
Il 26 maggio la presentazione alle scuole medie in collaborazione con l’Unicef. L’iniziativa è organizzata dallo sportello linguistico comunale coordinato dall’Is.Be
OLIENA. Otto pannelli illustrati in lingua sarda per esprimere un tema che non conosce confini temporali né geografici, il tema sempre attuale dei diritti dei bambini. Venerdì 26 maggio alle 10.30, negli spazi delle Scuole Medie di Oliena sarà inaugurata la mostra “Sos deretos de sos pitzinnos in pagas paràulas”; realizzata nell’ambito del progetto “Faeddos in Caminu” a cura dello Sportello linguistico comunale di Oliena; coordinato dall’Istituto Camillo Bellieni di Sassari. Le attività sono finanziate attraverso i fondi della Legge 22 della Regione Autonoma della Sardegna.A presentare l’esposizione nella sala convegni dell’Istituto comprensivo saranno 3 importanti figure; Diego Corraine, editore di Papiros, Elvira Calia del Comitato provinciale Unicef di Nuoro e Gianfranco Fronteddu, operatore dello Sportello linguistico olianese.
L’obiettivo
L’obiettivo è quello di far conoscere quali siano le possibilità per la lingua sarda nel veicolare idee universali e rafforzare, partendo dalla nostra lingua, il movimento per i diritti umani soprattutto dei bambini. Il tutto sempre in linea con il motto “Su sardu est in totue”, ormai fatto proprio dall’Is.Be in tutte le sue attività.
L’idea è nata grazie ai contenuti del libretto “I diritti dei bambini in parole semplici”, pubblicato alcuni anni fa dal Comitato italiano per l’UNICEF, al quale si è ispirato Corraine nel tradurre i testi che illustrano i diritti fondamentali dei più piccoli, poi riportati sui pannelli dell’esposizione.
La Convenzione ONU del 1989 ha definito cinquantaquattro articoli sui diritti dei bambini che, da allora, sono vincolanti per il diritto internazionale in riferimento ai minori fino ai 18 anni d’età. Alla convenzione hanno aderito tutti i paesi del mondo, tranne gli Stati Uniti. I diritti fondamentali sono quello a giocare, al cibo, ad avere una casa, il diritto alla salute e al benessere fisico e mentale, all’educazione, a crescere protetti da una famiglia, a una nazionalità, all’uguaglianza senza distinzione di razza, sesso e altre condizioni, a esprimere le proprie opinioni, a non lavorare. Secondo l’UNICEF, benché la mortalità infantile e la denutrizione si siano sensibilmente ridotte nel mondo, e sempre più bambini abbiano la possibilità di andare a scuola, purtroppo persistono ancora sfruttamento, abusi, lavoro minorile e sofferenze causate dai conflitti armati. La mostra sarà allestita all’ingresso dell’istituto scolastico.