Sabato 13 maggio alle ore 17.00 appuntamento nel Foyer del Teatro Massimo di Cagliari, la presentazione di “Esclusione, sofferenza e guerra”, il nuovo libro di Sergio Piro.
Evento organizzato nel 45° anniversario della Legge di Riforma Psichiatrica n.180. I promotori sono l’Associazione Sarda per l’Attuazione della Riforma Psichiatrica in collaborazione con il Festival della Lettura Leggerezza.
Vede la partecipazione di uno dei curatori del libro, Antonio Esposito e la presidente dell’Asarp Gisella Trincas. E anche lo psichiatra e attivista dell’Asarp Alessandro Montisci e Daniele Pulino della Fondazione Franca e Franco Basaglia.
L’incontro prevedere la presentazione del libro di Sergio Piro “Esclusione, sofferenza, guerra” (Sensibili alle Foglie edizioni). Ma anche per ricordare l’impegno e il pensiero di Franco Rotelli recentemente scomparso.
Sergio Piro, Franco Rotelli, Franco Basaglia e tante altre persone, sono stati i principali protagonisti della rivoluzione culturale e pratica per la deistituzionalizzazione. Questo grazie al superamento delle istituzioni totali. E sopratutto all’avvio di quel processo di profonda trasformazione sociale per il pieno riconoscimento dei diritti umani delle persone più esposte alla esclusione e alla emarginazione sociale.
Saranno presentate anche le opere letterarie di Elio Pitzalis e Benedetta Marcia. Due giovani persone impegnate anch’esse in questo importante lavoro culturale di sensibilizzazione. E anche di diffusione della cultura dell’impegno, della condivisione, della partecipazione democratica, della solidarietà umana.
Il messaggio che si vuole dare è che un mondo più giusto che non lascia indietro nessuno. Questo è possibile con la partecipazione attiva e responsabile di tutte e tutti.
Accompagneranno le letture e le discussioni Gerardo Ferrara e Tonino Macis.
Sergio Piro, nel 2002, scrive le tesi numerate qui proposte. Si mettono in luce e analizzano le relazioni profonde e strutturali che collegano, senza soluzione di continuità, i fenomeni della guerra e dello sfruttamento dei popoli.
Tratta anche delle diseguaglianze economiche, della distruzione della natura, con le condizioni di esclusione sociale circoscritta e di violenza diffusa. A partire da quelle vissute dalle persone che attraversano la “sofferenza oscura”, l’universo di quelle condizioni che sono comunemente definite psicopatologiche.
«Questo libro, dunque, è un tentativo di ricostituire un modo comune, intensamente politico, di percepire le prassi di cura e di richieste di cura. Si tratta di ritrovare una dimensione non assistenziale, non caritativa, della problematica della sofferenza incentrandola sul nesso che si dà tra pratiche di esclusione e la persistenza/intensificazione della guerra all’interno della nostra società. [….] Esso è per dir così un breviario sul significato politico delle lotte all’esclusione e sul modo in cui esse divengono elementi di un conflitto più ampio, di natura addirittura antropologica, quello concernente le forme di identificazione e di narrazione sociale prevalenti. C’è “guerra” dove c’è identità forte ed escludente, non soltanto dove vi è rumore di armi». (Dalla prefazione di Teresa Capacchione).
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