“Sig.ra Rosetta” il nuovo spettacolo di Is Mascareddas allo Spazio Bunker
Sig.ra Rosetta: in scena Donatella Pau e le marionette di Antonio Murru; una fiaba per tutte le età per cancellare la solitudine e esaltare l’immaginazione
SASSARI. Is Mascareddas porta in scena una fiaba moderna e la racconta a bambini e adulti, a figli, genitori, nonni; vuole favorire l’incontro tra generazioni e combattere la solitudine, coltivando il gioco e l’immaginazione. “Sig.ra Rossetta” è il nuovo spettacolo della compagnia cagliaritana di teatro di figura fondata nel 1980 da Antonio Murru e Donatella Pau; lo spettacolo arriva a Sassari sabato 13 (alle 21) e domenica 14 maggio (alle 19) allo Spazio Bunker di via Porcellana 17/A; per la rassegna Teatri in via di estinzione organizzata da Meridiano Zero (prenotazioni: [email protected]).
In scena ci sono Donatella Pau-signora Rossetta, che firma lo spettacolo con la regista Anna Fascendini, e le marionette realizzate con Antonio Murru, sulle musiche di Tomasella Calvisi. Le luci sono di Loïc François Hamelin e i costumi di Alessia Marrocu.
Sig.ra Rossetta è sola e aspetta che qualcuno venga a trovarla. Ma nessuno arriva e così lei, giocando con quello che indossa e con i pochi oggetti che la circondano, prova a raccontare la sua storia fatta di casine, di dolci profumati, di sentieri nel bosco e di un lupo, che arriva sempre a scompigliare l’ordine delle cose. Servirebbe un nastro rosso per riannodare la memoria, perché Rossetta non ricorda. Chi è Sig.ra Rossetta? La nonna di Cappuccetto Rosso o Cappuccetto rosso stesso? È la mamma o il lupo? Sig.ra Rossetta non ricorda. I buchi di memoria che la perseguitano fanno nascere nuove storie che tenendola legata al presente nel gioco raccontano della sua vita.
Le parole della regista Anna Fascendini
«Sig.ra Rossetta è una di quelle figure che mi capita di incontrare nei centri diurni o nelle case di riposo che ho la fortuna di frequentare» dice Anna Fascendini nelle note di regia. «Molti pensano siano luoghi solo di tristezza e malattia ma traboccano di vita vissuta, di voglia d’incontro, d’umanità. Lo spettacolo nasce dal desiderio di raccontare una storia che possano ascoltare tutti, grandi e piccoli, insieme.
Una storia che si possa riconoscere nella sua semplicità di sviluppo. Istintivamente abbiamo pensato subito a Cappuccetto Rosso, la fiaba più popolare al mondo e forse quella che sia io che Donatella amiamo di più». Una fiaba resa ancora più suggestiva dal patrimonio di tradizioni, colori, umori, della Sardegna che affiorano tra le righe della storia, nelle azioni dello spettacolo, in quello che si vede, in quello che si sente.