Uscita la nuova silloge “Come una partitura” di Angela Argentino
L’autrice siciliana di nascita e greca di adozione Angela Argentino torna in libreria con la silloge Come una partitura, pubblicata con Chipiùneart Edizioni.
Nella presente raccolta, composta da un totale di 43 poesie, la poetessa e scrittrice riprende ed espande le tematiche già affrontate nelle sue precedenti opere, pubblicate in unico volume sempre da ChiPiùNeArt Edizioni, Semi di lontananza e L’amore di ottobre.
Come si evince dai titoli, entrambe le sillogi, sia pure da diverse angolature, parlavano del tempo che passa, dell’autunno dorato di frutti tardivi e di assenze, di vuoti e di pieni, del dolore della perdita e del suo tradursi in dolcezza attraverso la contemplazione e la poesia.
A distanza di un lustro; cinque anni impegnativi sia su un piano personale che collettivo; tali argomenti tornano a incarnarsi in versi di non minore intensità, però distillati, depurati dalle scorie di un’emotività ammansita dal tempo e resi più incisivi e cristallini da una sempre maggiore padronanza del mezzo espressivo.
La raccolta
La raccolta si articola in tre sezioni pressappoco della stessa consistenza; L’amara verità, Come imposta alla finestra, Un vivere lasciato fuori; in cui troviamo materiali e luoghi cari all’autrice. L‘amore carnale e quello familiare, il colloquio con i defunti e, soprattutto, i tanti volti di un Mediterraneo osservato “da questa e dall’altra parte del mare” ma sempre vivo, mai oleografico né consolatorio.
Sia che parli degli affetti e di come il tempo li modelli, sia che descriva il rapporto con la natura o con il mito di cui la terra d’origine e quella d’elezione sono permeate, si tratta, per concludere, di una raccolta iconica, sapida e sensuale, di un viaggio sensoriale tra le pieghe di un animo in cui le emozioni e i pensieri si traducono in forme plastiche e, soprattutto, in suono, in luce, in odore.
“Ho scritto questa silloge; ha dichiarato l’autrice; per fare liberare un altro capitolo della mia vita, una specie di bilancio, un bisogno di guardare, scrivendolo in poesia, il mio percorso di donna che vive realtà parallele; divisa tra paesi diversi, sempre confrontandomi con la mia capacità o incapacità della giusta risposta alle situazioni; alle epoche che cambiano velocemente, al rapporto sempre più difficile tra le generazioni“.
Ad apertura e a chiusura della silloge, infatti, due poesie dove, con chiaro riferimento alla Grecia, la poetessa, ”farfalla diventata lumaca”; con lo sguardo aperto sulla consapevolezza del tanto perduto, vuole salvare qualcosa dal naufragio della vita.
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