Internet suggeriva che questi sintomi potevano essere provocati da diverse condizioni, da un problema all’orecchio alla “cervicale”, con consigli confusi, idee banali e poco coerenti tra di loro. Una cefalea sempre più forte insieme a continui giramenti di testa raccontavano però una storia molto più complessa di così. Per Francesca la vita stava per essere sconvolta a causa di quei sintomi, le sue capacità motorie, persino le sue capacità intellettive stavano cambiando. Quando una patologia del microcircolo colpisce il cervello, non puoi sapere come influenzerà la tua esistenza, trasformando ciò che sei. Può colpire la tua capacità di ragionare, di parlare, persino di riconoscere le persone che ti sono più care.
“È come un incidente”, racconta Francesca, “una mattina esci di casa e la sera sei un’altra persona perché quell’ischemia ti ha cambiato per sempre. Pochi secondi e la tua vita non tornerà mai a essere quella di un tempo.
All’inizio ti dici che le cose torneranno a posto da sole, che ci sarà un recupero tanto repentino quanto il crollo. C’è voluto del tempo per capire che era cambiato tutto, che la difficoltà di camminare e i problemi di equilibrio sarebbero rimasti. La mia fortuna è stata non avere danni alla memoria, alla mia capacità di riconoscere le persone che amo. Però per il lavoro non potevo più fare niente. Sono un’insegnante e con i ragazzi non puoi prendere una pausa. In classe bisogna essere presenti, bisogna stare bene per insegnare. All’inizio ho preso dei giorni di malattia, poi la malattia è peggiorata e ho capito che non sarei mai più potuta tornare al lavoro”.
Oggi Francesca è seguita dagli specialisti del Policlinico di Milano, viene monitorata e segue corsi di riabilitazione motoria. La qualità della sua vita è migliorata e le prospettive per il suo futuro sono migliori.
“La malattia mi ha fatto conoscere la paura più profonda e il timore di rimanere sola. Ma nel mio percorso ho incontrato una realtà come quella del Policlinico di Milano dove sono stata accolta, rassicurata e aiutata. Mi sono sentita finalmente supportata da persone competenti e che avevano risposte. E quando le risposte non ci sono, so che si stanno impegnando a trovarle grazie alla ricerca. Per me e per gli altri pazienti con la mia stessa patologia. Il mio percorso sarà ancora lungo, ma so di non essere sola.”
Le patologie del microcircolo sono invalidanti e insidiose. Danneggiano i tessuti muscolari, cerebrali e nervosi in maniera irreversibile e la capacità di effettuare diagnosi precoce può cambiare del tutto il corso della malattia.
Al Policlinico di Milano stiamo studiando queste malattie riproducendole in vitro. L’uso di colture cellulari 3D consente di capire meglio i meccanismi genetici e cellulari che causano una predisposizione allo sviluppo di eventi come ischemie e ictus: un passo fondamentale per applicare in futuro innovative terapie molecolari per cure sempre più personalizzate.
Una Ricerca con la R maiuscola che aprirà nuove strade diagnostiche e di prevenzione.
Per continuare a farlo abbiamo bisogno anche di te: destina il tuo 5X1000 al Policlinico di Milano.
Per altri articoli clicca qui.