Un’antologia preziosa di pagine di Wolfgang Amadeus Mozart, Gioachino Rossini, Gaetano Donizetti, Giacomo Puccini e Giuseppe Verdi per ricordare il leggendario soprano greco in occasione del centenario della nascita. Per un nuovo appuntamento con la rassegna “Vieni all’Opera al Teatro TsE” organizzata dal Teatro del Segno in collaborazione con l’Orchestra da Camera “Johann Nepomuk Wendt” e inserita nel progetto pluriennale Teatro Senza Quartiere / per un quartiere senza teatro 2017-2026.
«Quando avevo dodici anni, mia madre mi regalò una biografia di Maria Callas, che lessi e rilessi tante volte, e tramite il soprano greco, la “Divina” Callas, mi innamorai del mondo dell’opera». Scrive nelle note di presentazione il maestro concertatore e direttore Raimondo Mameli. «La Callas è la più grande interprete del XX secolo. Capace ancora oggi di incantare, attraverso il disco, le nuove generazioni di melomani. Questo concerto vuole essere un omaggio a una donna e a un’artista leggendaria che, puccinianamente, “visse d’arte e d’amore”».
Viaggio sul filo delle note e delle emozioni con il Recital “1923-2023 – Vissi d’Arte, Vissi d’Amore – Omaggio a Maria Callas” in programma DOMANI (domenica 14 maggio) alle 19.30. Al TsE di via Quintino Sella nel cuore di Is Mirrionis a Cagliari per un nuovo appuntamento con la rassegna “Vieni all’Opera al Teatro TsE” organizzata dal Teatro del Segno in collaborazione con l’Orchestra da Camera “Johann Nepomuk Wendt”. Nell’ambito del progetto pluriennale Teatro Senza Quartiere / per un quartiere senza teatro 2017-2026.
Una raffinata antologia di celebri arie e duetti d’opera accanto agli evocativi preludi strumentali. Per ricordare in occasione dei cent’anni dalla sua nascita la straordinaria artista che ha affascinato il pubblico con la sua voce stupenda e il grande carisma. Il virtuosismo delle sue interpretazioni indimenticabili: sotto i riflettori il soprano Chiara Loi e il baritono Roberto Dettori accompagnati dall’Orchestra da Camera “Johann Nepomuk Wendt” diretta da Raimondo Mameli.
Icona del belcanto, dotata di una spiccata inclinazione per la musica, di acuta sensibilità e notevole talento drammatico, uniti a una solida preparazione tecnica. Con una insolita estensione vocale e di una ammirevole agilità Maria Callas. Allieva del soprano Elvira de Hidalgo, ha ammaliato le platee europee e d’oltre oceano, contribuendo.
Grazie alla preziosa collaborazione con direttori come Tullio Serafin, Antonino Votto e Nicola Rescigno, alla riscoperta del repertorio italiano, in particolare delle opere di Vincenzo Bellini e Gaetano Donizetti. Fondamentale per la sua carriera l’arrivo in Italia. Con il debutto all’Arena di Verona e poi al Gran Teatro La Fenice di Venezia, poi la “Turandot” alle Terme di Caracalla a Roma e la sua versione de “I Puritani”. Fino ai trionfi al Teatro alla Scala di Milano, da “I vespri siciliani” a “Norma”, Costanza ne “Il ratto dal serraglio” e l’intensa Lady Macbeth, Gioconda nell’opera di Ponchielli, Leonora ne “Il trovatore”, “Medea” e “Lucia di Lammermoor”, “Alceste” e Violetta ne “La traviata”.
Le sue eroine Anna Bolena, Fedora, Tosca, Suor Angelica, Manon Lescaut, Ifigenia, Santuzza, Mimì, Cio-Cio-San, Aida. Restano impresse nell’immaginario collettivo con tutta l’intensità delle loro passioni, le loro vicende dolorose e tragiche, i loro accenti di verità.
«Quando avevo dodici anni, mia madre mi regalò una biografia di Maria Callas, che lessi e rilessi tante volte, e tramite il soprano greco, la “Divina” Callas, mi innamorai del mondo dell’opera». Rivela il maestro concertatore e direttore Raimondo Mameli. «La Callas è la più grande interprete del XX secolo, capace ancora oggi di incantare, attraverso il disco, le nuove generazioni di melomani. Questo concerto vuole essere un omaggio a una donna e a un’artista leggendaria che, puccinianamente, “visse d’arte e d’amore”».
Un ricco programma che spazia da “Le nozze di Figaro” di Wolfgang Amadeus Mozart con l’Ouverture e il recitativo e l’aria di Susanna “Giunse alfin il momento… Deh vieni non tardar”. Poi Cherubino con “Voi che sapete che cosa e amor, Donne, vedete, s’io l’ho nel cor”. Il Conte d’Almaviva con “Hai già vinta la causa. Vedrò mentr’io sospiro”. Al “Don Giovanni” con l’aria di Leporello “Madamina, il catalogo è questo” e il duetto tra Don Giovanni e la bella Zerlina “Là ci darem la mano”, a “Il flauto magico” con il duetto di Papageno e Papagena “Pa, pa, pa.” e la vertiginosa aria della Rgina della Notte (“Der Hölle Rache kocht in meinem Herzen”. Ovvero “La vendetta dell’Inferno ribolle nel mio cuore”).
Non poteva mancare il “Rigoletto” di Giuseppe Verdi, con l’aria di Gilda “Gualtier Maldè… Caro nome”, poi Gioachino Rossini con “Il Barbiere di Siviglia”, dove Basilio canta “La calunnia”, la toccante aria di Lauretta “O mio babbino caro” da “Gianni Schicchi” di Giacomo Puccini, e il malizioso duetto di Dulcamara e Adina “Io son ricco e tu sei bella” da “L’Elisir d’amore” di Gaetano Donizetti.
Un Recital intrigante per rendere omaggio alla Divina Maria Callas tra famose pagine d’opera e la riscoperta dell’arte del belcanto, con due giovani e brillanti talenti dell’Isola come Chiara Loi e Roberto Dettori, artisti già affermati e applauditi su importanti palcoscenici. L’Orchestra da Camera “Johann Nepomuk Wendt” fondata e diretta dal maestro Raimondo Mameli. “Vieni all’Opera al Teatro TsE” è un invito a riscoprire i capolavori della storia del melodramma, attraverso il piacere dell’ascolto. In un’esecuzione in forma di concerto che affida alla musica e al canto il compito di evocare i momenti cruciali della trama, i pensieri e le emozioni dei personaggi. Per un nuovo appuntamento nel segno dell’arte e della bellezza.
“Vieni all’Opera al Teatro TsE” – Stagione 2022-2023 si inserisce nel progetto pluriennale “TEATRO SENZA QUARTIERE/ per un quartiere senza teatro” 2017-2026. A cura del Teatro del Segno con la direzione artistica di Stefano Ledda. In collaborazione con la Parrocchia di Sant’Eusebio di Cagliari e con il patrocinio e il sostegno dell’Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Verde Pubblico del Comune di Cagliari, dell’Assessorato della Pubblica Istruzione. Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna. Del MiC / Ministero della Cultura e con il contributo della Fondazione di Sardegna.
Fondamentale l’apporto di partner e sponsor privati, a partire dal main sponsor IMOBILIANDO di Roberto Cabras. Sostiene l’intero progetto quinquennale, come dell’azienda Fratelli Argiolas carpenteria metallica. Grazie alla quale sono stati realizzati alcuni degli adeguamenti tecnici del palcoscenico e del teatro. Il partner tecnico DUBS Organizzazione Tecnica per lo Spettacolo di Bruno Usai.
Il progetto “TEATRO SENZA QUARTIERE/ per un quartiere senza teatro” 2017-2026 vede in prima fila, accanto al Teatro del Segno. L’Accademia Internazionale della Luce, il Teatro Tages, il Comitato Casa del Quartiere, Teatro impossibile. Ma anche la compagnia Salvatore della Villa. L’Associazione Culturale Musicale Orchestra da Camera “Johann Nepomuk Wendt”. La Compagnia dei Ragazzini di Cagliari diretta da Monica Zuncheddu. L’Associazione Culturale CORDATA F.O.R. e il CeDAC (Centro Diffusione Attività Culturali) che organizza il Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna.
INFO & PREZZI
Vieni all’Opera al Teatro TsE – Stagione 2022-2023
biglietti: intero € 15,00 – ridotto* € 13,00 – ridotto** € 7,00
(*) riduzioni per residenti quartiere Is Mirrionis / under 25 / over 65 / abbonati CeDAC / spettatori Cinema Odissea
(**) riduzioni per studenti / allievi scuole d’arte / operatori
per informazioni e prenotazioni: e-mail: [email protected] – tel. 070.680229 – cell. 351.6862271 (anche whatsapp) – www.teatrodelsegno.com – www.teatrotse.com
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