Il passaggio è di quelli epocali, se si sarà in grado di cogliere la grande occasione che si è presentata con le Zone Economiche Speciali (Zes), nate di recente anche in Sardegna.
Le Zone Economiche Speciali (Zes) sono istituite in Italia dal decreto Sud (n.91/2017). Mirano a favorire la nascita e l’implementazione di nuove iniziative imprenditoriali di micro, piccole, medie e grandi imprese ed il reshoring delle imprese che in passato hanno delocalizzato all’estero proprie attività produttive.
Si tratta di zone geografiche delimitate e chiaramente identificate. Comprendono anche aree non adiacenti, purché presentino un nesso economico funzionale che comprenda un’area portuale della rete trans-europea dei trasporti.
Esistono circa 4500 Zes nel mondo. Nell’Unione Europea ne esistono 16 operative di cui 14 in Polonia.
Zes e Regione Sardegna
La Regione Sardegna, d’intesa con i territori, ha perimetrato una Zes a rete nelle aree portuali di Cagliari, Portovesme, Oristano, Porto Torres, Olbia e Tortolì-Arbatax. Ma anche nelle aree retroportuali dei sei Consorzi Industriali. Le aziende già operative e quelle che si
insedieranno nella Zes possono beneficiare di speciali condizioni.
Di questo, e di molti altri argomenti si è discusso nell’incontro operativo del 17 maggio, presso la seda del Banco di Sardegna. L’incontro è stato organizzato dallo stesso Istituto di Credito, dal Consorzio Industriale Provinciale di Sassari e dall’Ordine dei dottori commercialisti di Sassari. Presenti il direttore generale del Banco, Giuseppe Cuccurese,
il commissario straordinario delle Zes Sardegna, Aldo Cadau ed il presidente del Consorzio industriale, Valerio Scanu. Ha partecipato anche il presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti, Marco Scanu.
Interventi e condizioni favorevoli
Lo strumento della ZES consente di creare condizioni favorevoli sul piano amministrativo, nonché sul piano degli incentivi fiscali alle imprese.
Tra gli interventi più importanti c’è sicuramente il credito d’imposta sugli investimenti, con un’articolazione che varia dal 25% al 45%. Non solo, il D.L. n.36/2022 ha esteso il credito d’imposta all’acquisto di terreni e all’acquisizione, alla realizzazione ovvero all’ampliamento di immobili strumentali agli investimenti.
Le parole del direttore generale del Banco di Sardegna
“Proprio in ambito Zes le piccole imprese potrebbero creare centri aggregazione per creare massa critica per insediamenti produttivi in queste zone.” Queste le parole di Giuseppe Cuccurese. “Siamo stati i primi, il 27 dicembre scorso, a
stipulare accordo con la Zes Sardegna. Oggi diamo alle nostre imprese, di cui c’è bisogno, impegnate su tanti fronti. Noi sistema, banche e associazioni di categoria abbiamo un ruolo e lo vogliamo svolgere al meglio.”
Potrà quindi essere agevolato l’acquisto di un terreno su cui verrà costruito l’immobile strumentale, così come l’acquisto di un fabbricato da demolire e ricostruire, ed infine anche ampliare un immobile strumentale che rientri in un’area Zes.
Le dichiarazioni del Presidente dell’Ordine dei Commercialisti
Per Marco Scanu, Presidente dell’Ordine dei Commercialisti_: “Lo sviluppo economico del Nord Ovest potrà realizzarsi con il continuo confronto tra istituzioni, imprese e professionisti. I commercialisti sono pronti per supportare le imprese nella programmazione e nella gestione degli investimenti. Vogliamo sfruttare al meglio le molteplici
potenzialità e opportunità non solo di natura fiscale offerte.”
I beneficiari delle agevolazioni sono le imprese che: risultino già costituite e regolarmente iscritte nel registro delle imprese alla data di presentazione dell’istanza; svolgono la propria attività all’interno delle Zes; mantengano la loro attività all’interno delle Zes per almeno sette anni dopo il completamento dell’investimento oggetto delle agevolazioni.
Il Consorzio industriale provinciale di Sassari
Il Consorzio industriale provinciale di Sassari, secondo per estensione in Sardegna, comprende 500 ettari così ripartiti: Porto Torres 331 ettari; Alghero San Marco 103 ettari; Sassari Truncu Reale 67 ettari.
Per il presidente del Consorzio industriale, Valerio Scanu: ”_Stiamo creando i presupposti di contesto per sfruttare al meglio le opportunità offerte dalla ZES. E siamo convinti che le scelte strategiche territoriali se accompagnate da investimenti infrastrutturali possono segnare il passo ad un efficace processo di reindustrializzazione. Ecco perché abbiamo avviato un metodo di lavoro coordinato per aggregare il territorio dove tutti gli attori istituzionali e privati siano coinvolti affinché le ZES possano svolgere in pieno la loro funzione di volano per lo sviluppo economico e sociale della Sardegna.”