La rassegna letteraria ideata e organizzata dall’associazione culturale Carta Dannata con il patrocinio del Comune di Tempio Pausania. E anche il sostegno dell’assessorato regionale alla Cultura e all’Istruzione.
L’ultimo incontro primaverile di Mintuà, prima della calda estate letteraria che consoliderà il titolo di Tempio quale “Città che legge”, è in programma per martedì 20 giugno 2023, alle ore 18:30, nel chiostro degli Scolopi.
Ospite della rassegna sarà don Antonio Addis, sacerdote originario di Nulvi, piccolo Comune dell’Anglona in cui nacque 83 anni fa. Religioso molto conosciuto. Infatti molti lo ricorderanno anche nelle vesti di parroco della cattedrale, saggista e storico collaboratore di “Gallura e Anglona”. Don Addis presenterà a Tempio la sua prima vera opera di narrativa. Un romanzo autobiografico che racconta l’infanzia di un bambino precocemente attratto da una vocazione che lo accompagnerà per sempre nella vita di adolescente, adulto e, più semplicemente, uomo.
“La variante bianca del ciliegio”, che riproduce in copertina un’opera dell’artista Gavino Ganau, è un romanzo che attrae non solo per i suoi contenuti. Ma anche per la qualità della scrittura, semplice ed efficace, dell’autore.
Alla prima tempiese parteciperanno l’editore Massimo Dessena, Laura Fadda, e i musicisti Sandro Fresi, Marco Muntoni e Laura Fresi. «Lavorare a questo racconto con don Antonio è stato un viaggio emozionante nella storia di un ragazzo che nei primi anni 40 muoveva i primi passi verso la vita. Vissuto che ne ha reso magnifica la persona che è». Ha dichiarato l’editore Massimo Dessena. Completano il volume una postfazione di Giuseppe Delogu e uno scritto dello stesso don Addis inserito in appendice, avente per tema una serie di riflessioni sul conflitto in corso tra Russia e Ucraina. Scritto che rivela l’autentico pacifismo cristiano, senza fronzoli e senza orpelli retorici, del sacerdote-scrittore.
L’autore
Nato a Nulvi nel 1940, don Antonio Addis è sacerdote della diocesi di Tempio-Ampurias. Socio fondatore del Circolo “Don Primo Mazzolari”, ha pubblicato un saggio storico su “Chiesa e feste popolari in Sardegna 1924-1945” (Aedes, 2014), legando il suo impegno intellettuale di studioso e ricercatore anche a riviste e giornali. Vive attualmente a Tempio Pausania.
La rassegna
“Mintuà – Parole in circolo” è giunta al suo quarto anno di attività. Sono, quindi, ormai tanti i nomi di scrittori sardi e nazionali, affermati o esordienti che sono stati ospitati nelle edizioni precedenti. Il verbo è gallurese, ma il suono e ciò che la sua pronuncia può liberamente evocare sono patrimonio di tutti. “Mintuà”, parola che deriva da un verbo gallurese, significa “menzionare”, “citare”, ma anche “commemorare”, “ricordare”, “tenere a mente”. Da quattro anni a questa parte, “Mintuà” è anche il nome della rassegna letteraria che, pur non disdegnando le altre stagioni, anima l’estate culturale di Tempio Pausania. Ha anche un sottotitolo, questa volta tutto in italiano, “Parole in circolo”, che sottolinea come la lettura più coinvolgente è sempre quella che procede da una vera condivisione.
Per altri aggiornamenti clicca qui.