Al professor Francesco Pira il riconoscimento “Ciccio Raffa” per la ricerca
La motivazione: “per l’impegno la dedizione e la costanza “. Il sociologo: “Un grazie sincero al pedagogista Giuseppe Raffa e alla sua famiglia con la consueta umiltà. Lo dedico a tutti gli adolescenti che soffrono”
Domenica 25 giugno 2023, presso il Chiostro delle Grazie in piazza del Popolo a Vittoria, il professore di sociologia dell’Università di Messina, Francesco Pira, ha ricevuto il prestigioso Riconoscimento “Ciccio Raffa”; ovvero, il premio dedicato ad insegnanti ed educatori che si sono distinti. Il professor Francesco Pira -visibilmente commosso- ha ritirato uno dei due riconoscimenti “speciali”; per “l’impegno, la dedizione e la costanza nella ricerca e nella analisi delle emergenze educative legate al mondo dei giovani”.
Professore associato di Sociologia dei processi culturali e comunicativi, Delegato del Rettore alla Comunicazione e, inoltre, Direttore del Master in “esperto della comunicazione digitale; si occupa da tantissimi anni di ricerca sul rapporto tra media, nuove tecnologie, infanzia e adolescenza.
“Ringrazio il dottor Giuseppe Raffa, pedagogista e Presidente comitato Ciccio Raffa”; ha detto dopo aver ritirato il riconoscimento il professor Francesco Pira; “perché è un gesto di attenzione verso il mondo della ricerca in un momento di emergenza educativa”.
Il docente Francesco Pira
Il professor Francesco Pira, insegna comunicazione strategica, giornalismo digitale e giornalismo sportivo presso il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università degli Studi di Messina, dove è Delegato del Rettore alla Comunicazione e Direttore del Master in “Esperto in Comunicazione Digitale per la Pubblica Amministrazione e l’Impresa”.
Intensa e significativa anche l’attività di ricerca e docenza all’estero.
Non è un premio, è stato più volte ribadito durante la cerimonia di consegna, ma un riconoscimento alla figura dell’insegnante e dell’educatore. Il “Ciccio Raffa” ha celebrato la settima edizione presentata, davanti ad un folto pubblico, dal giornalista Salvatore Cannata.
Le autorità
Presenti molte autorità; il sindaco Francesco Aiello, alcuni suoi assessori e collaboratori; il garante per l’Infanzia Calogero Termini e dirigenti e docenti scolastici responsabili di associazioni culturali e sportive e club service. Sul palco i “magnifici dieci”; ovvero gli insegnanti, docenti educatori ai quali il comitato “Ciccio Raffa”, del quale è presidente Giuseppe Raffa, pedagogista e scrittore, ha deciso di consegnare altrettanti riconoscimenti.
Due le “onorificenze” speciali. Infatti, ad aggiudicarsi il “Ciccio Raffa” 2023 gli insegnanti Angelo Schembari (istituto “Capuana” Monterosso Almo); Salvatore Di Natale (istituto superiore “Principi Grimaldi”, Modica); ma anche, Maria Sacchetta (comprensivo “da Vinci”, Ispica); Rossella Morano (comprensivo “Pirandello”, Comiso); Maria Rosa Palacino (comprensivo “Caruano, Vittoria); Marzia Marzo e Angela Di Corrado (istituto superiore “Marconi”, Vittoria); ma anche Giusy Morelli (comprensivo “Amore”, Pozzallo); Giannina Polara (comprensivo “Poidomani”, Modica); Pina Spataro (dirigente scolastica comprensivo “Sciascia”, Scoglitti). I riconoscimenti speciali consegnati alla insegnante in pensione Dora Spataro e al docente universitario Francesco Pira.
Le parole di Giuseppe Raffa
«I nostri obiettivi – ha spiegato Giuseppe Raffa, figlio del compianto maestro Raffa – sono sostanzialmente due; mettere al centro del dibattito la figura dell’insegnante; la quale oggi va rimodulata con l’acquisizione delle nuove e necessarie abilità pedagogiche; ma anche psicologiche, assertive, di disponibilità al dialogo e al confronto col territorio e con gli esperti esterni; altro obiettivo rimettere al centro del ‘villaggio educativo’ il ruolo del padre, oggi pressoché ‘evaporato’, come sostiene Recalcati.
Occorre un padre presente, autorevole, che sappia corrispondere i principi di responsabilità e di giustizia; ovvero un padre abile nel collaborare con gli insegnanti e le scuole; che è poi ciò che sapeva fare bene mio padre». La cerimonia è stata impreziosita dalla lettura, da parte dell’attrice Tiziana Bellassai, del monologo dell’insegnante scritto da Giuseppe Raffa; inoltre allietata dalla voce della cantante Barbara Linguanti oltre che dalla chitarra di Gianluca Cardamone.