Al via il primo fondo di investimento diffuso
Finanza a matrice sociale: con Ener2crowd al via il primo “fondo” d’investimento diffuso nelle rinnovabili e nella transizione energeticaPer creare il più grande movimento finanziario ad impatto di matrice sociale in Italia, la piattaforma punta ora ad una cifra record:
100 milioni di euro di raccolta entro il 2024
Al via il primo fondo di investimento diffuso
«Per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e crescita di PIL al 2030, l’Italia avrà bisogno di un volume di investimenti pari a 421 miliardi di euro; che saranno in grado di generare circa 200 miliardi di rendite finanziarie»
sottolineano gli analisti di Ener2Crowd.com.
Con le sue nuove funzionalità di calcolo della “carbon footprint” e di pianificazione dell’attività finanziaria per raggiungere condizione “net-zero”, ecco che la piattaforma ed app numero uno in Italia per gli investimenti green Ener2Crowd.com si candida a diventare il più grande fondo d’investimento diffuso (a matrice sociale) nelle rinnovabili e nella transizione energetica sostenibile.
Dichiarazioni
Niccolò Sovico, CEO, ideatore e co-fondatore della piattaforma
«La nostra crescita è stata esponenziale ed il portafoglio di investimento che proponiamo è certificato dal punto di vista degli impatti. Ora abbiamo l’obiettivo strategico di creare il più grande fondo di investimento diffuso, con 500.000 investitori attivi:
il nostro movimento finanziario sarà così in grado di contribuire alla riduzione di 0,6 MtonCO2 all’anno, pari allo 0,02% dell’obiettivo mondiale di riduzione annuale»
rimarca Niccolò Sovico, CEO, ideatore e co-fondatore della piattaforma.
Giorgio Mottironi, CSO e co-fondatore della società benefit Ener2Crowd
«Il concetto di fondo di investimento diffuso rappresenta la nostra visione:
vogliamo fomentare strumenti competitivi ed innovativi volti a ripensare un’economia dove —una volta per tutte— vincano tutti e tutti ne traggano benefici»
aggiunge Giorgio Mottironi, CSO e co-fondatore della società benefit Ener2Crowd, Chief Analyst del GreenVestingForum, il forum della finanza alternativa verde; nonché Special Assistant to the Secretary-General for Environmental and Scientific Affairs dell’Organizzazione Mondiale per le Relazioni Internazionali (WOIR).
Diversificazione degli investimenti e gestione e protezione del risparmio
Attiva sul mercato da tre anni, Ener2Crowd.com ha già finanziato più di 87 progetti ESG per oltre 17 milioni di euro di raccolta da oltre 10 mila iscritti ed oltre 4 mila investitori, con una performance costante del portafoglio superiore al 7% annuo (senza considerare i bonus e le promo di cui beneficiano i GreenVestor); zero default e più del 99% delle rate pagate puntualmente o in anticipo.
La piattaforma ha così ampiamente dimostrato di essere un ottimo strumento:
sia per la diversificazione degli investimenti per le figure professionali o sofisticate, che per la gestione e protezione del risparmio per le famiglie, per i giovani ed anche per chi —in età più avanzata— voglia lasciare qualcosa alle prossime generazioni.
Senza dimenticare il round da un milione di euro recentemente incassato attraverso un aumento di capitale; a cui hanno partecipato anche family office come:
Larry S.p.A., veicolo di investimento della famiglia di Enrico Falck; Tobago, società di investimenti e sviluppo di soluzioni innovative nella transizione energetica fondata da Carolina Franceschini e Igor Bovo, a sua volta co-fondatore e CEO di SAMSO S.p.A.
Gli obiettivi da raggiungere
Per creare il più grande movimento finanziario ad impatto di matrice sociale in Italia, Ener2Crowd.com punta ora ad una cifra record: 100 milioni di euro di raccolta prevista entro il 2024. «Vogliamo combattere il cambiamento climatico, ma anche favorire la partecipazione ed il pieno sviluppo della persona e migliorare i livelli di occupazione e la coesione sociale:
questi sono gli obiettivi che intendiamo raggiungere e sostenere» spiega Niccolò Sovico.
«Solo vincendo questa sfida potremo veder crescere quel senso di appartenenza e di fiducia che lega le nostre vite e le nostre identità in un disegno comune:
una crescita che certamente non è meno importante di quella misurata dagli indicatori più tradizionali, perché la fiducia nel futuro è una condizione imprescindibile anche per la ripresa economica e produttiva del nostro Paese e del mondo»
conclude Giorgio Mottironi.