Terza giornata di Asincronie con appuntamenti a Sassari e Alghero.
Giovedì 29 giugno di mattina apertura straordinaria della mostra dei fotografi Teryoshin e Maslennikov, di pomeriggio incontro al Bunker sul ruolo del documentario e di sera proiezioni al Cityplex alla presenza dei registi.
SASSARI E ALGHERO
Una mostra fotografica, un incontro sul ruolo del documentario come strumento per conoscere il presente e leggere il passato, due proiezioni alla presenza dei registi. La terza giornata del festival Asincronie giovedì 29 giugno è particolarmente ricca di appuntamenti, spalmati dalla mattina alla sera tra Sassari e Alghero.
Una mostra fotografica, un incontro sul ruolo del documentario come strumento per conoscere il presente e leggere il passato, due proiezioni alla presenza dei registi. La terza giornata del festival Asincronie giovedì 29 giugno è particolarmente ricca di appuntamenti, spalmati dalla mattina alla sera tra Sassari e Alghero.
Si parte dagli Ateliers di piazza Sotgiu ad Alghero con l’apertura della mostra fotografica curata da Asincronie. In collaborazione con il Festival della Fotografia Etica di Lodi e il patrocinio della Fondazione Alghero. Eccezionalmente anche di mattina (dalle 11 alle 13) oltre che di pomeriggio (18-21). Negli Ateliers sono esposti fino al 9 luglio i progetti fotografici “Niente di personale. Il backoffice della guerra” di Nikita Teryoshin, un viaggio inquietante, a volte grottesco nelle fiere internazionali delle armi, e “Le steppe del Don” di Misha Maslennikov, affascinante reportage in uno dei luoghi più remoti e incontaminati della Russia. Domenica 2 luglio Nikita Teryoshin accompagnerà il pubblico in una visita guidata della mostra, insieme ad Alberto Prina, ideatore del Festival della Fotografia Etica, che terrà una lettura portfolio gratuita (i fotografi interessati alla lettura possono prenotare con una mail a: [email protected]).
Sempre giovedì, ma a Sassari, alle 17.30 allo Spazio Bunker si svolgerà l’incontro aperto a tutti “Presente non presente. Raccontare (con) la memoria” con Christian Carmosino Mereu e tutti gli altri registi ospiti al festival. Nel cinema documentario spesso le immagini hanno bisogno di essere liberate della loro destinazione ontologica. Ci si interrogherà quindi sulla possibilità di raccontare il passato utilizzando le immagini del presente e sulla funzione delle immagini nella narrazione.
Di sera (alle 21, al Cityplex Moderno, ingresso libero) sono in visione due documentari selezionati dal festival attraverso una call rivolta a film caratterizzati da un approccio creativo al racconto del reale. Il primo è “Ciudad Lineal” di Riccardo Bertoia. Racconta la metamorfosi urbanistica di Torino negli anni tra i Quaranta e gli Ottanta utilizzando filmati amatoriali conservati nell’archivio torinese Superottimisti. Il secondo film in visione, “Italia. Teorie per un film di famiglia” di Mario Blaconà. È incentrato sul rapporto totalizzante tra madre e figlio, da cui emerge una profonda e commovente riflessione sul senso dell’esistere e una, più amara, sulla situazione dell’Italia di oggi. Entrambi i registi saranno presenti in sala.
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