Asincronie: sullo schermo la lotta per la democrazia del Burkina Faso con “Il paese delle persone integre”
La proiezione del documentario di Christian Carmosino Mereu, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, è un’anteprima regionale alla presenza del regista in collaborazione con Amnesty International Sassari e la casa di produzione Indyca
SASSARI. Il film in visione mercoledì 28 giugno al festival Asincronie (alle 21 al Cityplex Moderno) è un’importante anteprima regionale. In collaborazione con Amnesty International Sassari e la casa di produzione cinematografica Indyca. Patrocinato da Amnesty International Italia, presentato in anteprima mondiale alle Giornate degli Autori della Mostra del Cinema di Venezia e accolto con grande interesse; il documentario “Il paese delle persone integre” di Christian Carmosino Mereu racconta attraverso la voce di alcuni dei protagonisti la rivolta popolare del 2014 in Burkina Faso. Uno dei paesi più ricchi di risorse naturali e allo stesso più tempo più poveri del mondo; in seguito alla quale il dittatore Blaise Compaoré fu costretto a dare le dimissioni dopo ventisette anni di governo. Il regista sarà presente in sala.
Il regista
Christian Carmosino Mereu è un regista e un operatore culturale attivo in Europa e in Africa da più di venticinque anni. Come spiega nelle note di regia, «Nel 2015 ho realizzato un documentario televisivo per raccontare l’insurrezione del popolo burkinabè e la successiva transizione verso la democrazia. In quell’occasione ho utilizzato lo stile del reportage, ho scelto di raccontare semplicemente i fatti. Parallelamente ho iniziato a seguire quattro personaggi, che nei successivi cinque anni sono diventati le voci e gli occhi de Il paese delle persone integre.
Entrando nella loro vita quotidiana, il loro racconto in prima persona ha sostituito il mio. Questo perché ho realizzato che uno sguardo estraneo, qual era il mio, non sarebbe stato sufficiente per restituire il cambiamento in atto. I protagonisti di questo nuovo film sono persone che non hanno solitamente voce in capitolo, finendo per rimanere numeri, dati sui quali in Occidente si basano i dibattiti politici che trattano il tema delle migrazioni in modo semplicistico».
Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti dal film, quello al Miglior documentario al Rome Independent Film Festival; la Menzione Speciale Platea Diffusa al Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli; il Premio “Andrea Pazienza” al Premio Libero Bizzarri – DOC Film Festival.
Mercoledì 28 inizia anche il laboratorio “Guida bella ai posti brutti” a cura di Arianna Lodeserto, a cui è ancora possibile iscriversi, così come quello di cinema in super “A passo ridotto” a cura di Riccardo Pascucci ([email protected])
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