Visita all’ospedale San Giovanni Paolo II di Olbia e successivo confronto nella sede centrale dell’Azienda Sanitaria Locale
Una visita alle Unità Operative dell’ospedale San Giovanni Paolo II insieme al Direttore Sanitario, Raffaele De Fazio, seguita da un tavolo di confronto con il Direttore Generale della Asl Gallura, Marcello Acciaro. Queste le tappe della delegazione parlamentare del Partito Democratico – formata dagli onorevoli Marina Sereni e Silvio Lai e dai senatori Marco Meloni e Sandra Zampa – recatasi questa mattina a Olbia, nei presidi della Azienda Sanitaria Locale 2.I parlamentari hanno visitato alcune strutture dell’ospedale olbiese, a partire dal Pronto Soccorso (per poi proseguire con il laboratorio analisi, l’ortopedia e il poliambulatorio).
Il confronto tra la delegazione PD e il Direttore Generale Marcello Acciaro
Nella sede amministrativa della Asl Gallura si è poi tenuto l’incontro con Marcello Acciaro. «I confronti sono sempre importanti. Aiutano a capire la natura delle cose – ha esordito il Direttore Generale – quali sono le difficoltà e quali sono le opportunità.
Sulla nostra azienda sanitaria ha un enorme impatto il flusso turistico. È come se durante tutto l’anno fosse spalmato il doppio della popolazione residente. Dobbiamo affrontare una situazione critica e c’è bisogno di una maggiore disponibilità di strutture e personale.
Questo deve essere portato avanti a livello nazionale: il Decreto Ministeriale 2 aprile 2015 n. 70 non prevede flussi turistici e situazioni particolari. Tutto ciò si riverbera soprattutto sul Pronto Soccorso. In questi mesi abbiamo cercato di costruire un percorso.
Era in primis necessario riorganizzare l’unità operativa. Stiamo dando delle risposte con una nuova area per la prima assistenza, un tempo massimo di permanenza di dodici ore, un fast track per l’ortopedia e la cardiologia e un tempo limite di degenza di 72 ore per stabilire se trattare il paziente in ospedale o dimetterlo».
Acciaro: «Casa di Comunità e ospedale “Paolo Merlo” di La Maddalena sono esempi del nostro impegno per una sanità locale all’altezza»
Dopo un passaggio sul peso economico dei contratti degli operatori sanitari «che in Sardegna risultano meno sostanziosi rispetto alle altre regioni d’Italia, rendendo poco attrattive le strutture isolane», il Direttore Generale ha voluto sottolineare l’impegno per il sistema sostenibile territoriale avviato a La Maddalena «con la prima Casa di Comunità che si sta focalizzando sulle cure ai pazienti cronici (un modello che ci ha permesso di stratificare tutta la popolazione) e con la ripartenza dell’ospedale “Paolo Merlo” sempre di La Maddalena, dove abbiamo fatto rinascere anche la medicina di bassa intensità, unita al rilancio del Pronto Soccorso, che lo scorso anno è riuscito a gestire direttamente quasi tutti gli ottomila pazienti che hanno avuto accesso.
Siamo al lavoro anche sull’ospedale “Paolo Dettori” di Tempio Pausania, con progetti rivolti alle donne e ai minori. Occorre rimotivare il personale di questo presidio. Negli ultimi anni ha attraversato una fase di grande incertezza: gli operatori dovranno sentirsi coinvolti nei progetti per dare valore e nuova linfa al lavoro di medici e infermieri».
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«Formazione del personale locale in cima all’agenda: presto l’attivazione di un corso di laurea in infermieristica»
Il Direttore Generale della Asl Gallura ha sottolineato che la formazione del personale locale è la strada da percorrere per il futuro: «Oggi nel territorio gallurese prevale il lavoro stagionale. Questo sistema non può però andare avanti per molto tempo. Occorre lavorare sulla formazione. Ciò accadrà presto grazie all’attivazione del corso di laurea in infermieristica che nascerà in collaborazione con il Mater Olbia e l’Università di Sassari.
Inoltre, insieme al Cipnes e ad altri enti isituzionali, ambientali, aziende e stakeholder del settore, stiamo per varare il progetto dell’One Health Center, dove salute umana, animale e dell’ecosistema potranno essere esaminate insieme, in modo complementare, con un nuovo approccio sanitario improntato all’integrazione di discipline diverse».
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