“Basta con spaccio e consumo di droga! Servono più controlli e prevenzione.” Denuncia dei commercianti che si affacciano sul Parco Maxia a Cagliari
Per la seconda settimana consecutiva i volontari di Mondo Libero dalla Droga fanno prevenzione nelle strade che si affacciano sul Parco Maxia, zona di spaccio e consumo.
Pusher senza scrupoli, usano i ragazzini, nella maggior parte delle volte minorenni, per adescare i coetanei e indurli a “provare” la canna per divertirsi insieme. Succede in pieno centro a Cagliari, nel bellissimo Parco Maxia, dove protetti alla vista dei passanti da alberi e siepi, operano indisturbati giovani spacciatori e altrettanto giovani consumatori.
“Non se ne può più – hanno dichiarato alcuni commercianti che operano nella zona, ai volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga e della Chiesa di Scientology –assistiamo continuamente al passaggio di droga tra i ragazzini. Lo fanno senza pudore e nessuna paura di essere visti. Anche i ragazzi che la consumano lo fanno con sfrontatezza.”
Insomma, il malcontento è diffuso tra gli esercenti e gli abitanti del quartiere costretti a convivere con una realtà tutt’altro che tranquilla.
“Sicuramente questo bel Parco, non era stato pensato per questo scopo dagli amministratori di allora, – dichiara un altro esercente del quartiere – ma per come è stata progettata e con gli alberi e le siepi ormai diventati alti e folti, è diventato il loro regno.”
Aveva ragione il filosofo L. Ron Hubbard a definire le droghe: “l’elemento più distruttivo presente nella nostra cultura attuale”. Lavorare per debellarle non è un compito facile se a farlo sono solo eroici volontari e operatori sociali che tutti i giorni si danno da fare per informare i ragazzi e aiutarli ad uscire dal tunnel, per poi scontrarsi con teorie opposte che parlano di droghe “leggere” e innocue e di legalizzazione, il lavoro diventa quasi impossibile.
Per vincere questa guerra, perché di vera guerra si tratta vista la quantità di vittime dirette e indirette che ogni giorno causa, è necessaria la collaborazione di tutti. La sinergia di tutte le forze in campo farà la differenza contro la cultura della morte.
Per questo è necessario prima di tutto vincere i pregiudizi di chi, chiudendosi a riccio pensa: “so io cosa fare, non serve che collaboriamo insieme”, come ci siamo sentiti dire qualche giorno fa da un “educatore” in prima linea, al quale i volontari si sono rivolti per collaborare ad iniziative comuni.
Operare in ordine sparso è più difficile e faremmo il gioco dei pusher; i volontari di Mondo Libero dalla Droga e della Chiesa di Scientology sono convinti che, mai come in questa guerra di civiltà e buon senso, l’unione farà la forza e farà vincere tutti.