Carte di credito a rate: flessibili, ma la rateizzazione costa il 5,3% in più di un prestito
Carte di credito a rate: flessibili, ma la rateizzazione costa il 5,3% in più di un prestito
Le carte di credito a rate sono uno strumento di pagamento in grado di garantire la possibilità di dilazionare una spesa per più mesi, evitando di saldare tutto in un’unica soluzione. Si tratta di un’opzione per effettuare spese di importo rilevante senza dover attingere alla liquidità presente sul proprio conto e senza dover richiedere un prestito personale, operazione che può presentare tempi più lunghi.
Come le carte di credito a saldo, inoltre, le carte revolving presentano anche dei costi fissi oltre che dei margini di utilizzo ben precisi, come il plafond mensile, definiti dalle condizioni contrattuali fissate dalla banca. Nella maggior parte dei casi, questo tipo di carte consente di scegliere la durata della rateizzazione tra più opzioni, con un tasso di interesse che varierà anche in base all’importo del credito.
A fare il punto sulla convenienza di queste carte di credito è la nuova indagine dell’Osservatorio SOStariffe.it e ConfrontaConti.it che ha analizzato i costi reali delle carte di credito a rate, evidenziandone vantaggi e svantaggi, anche in confronto con la possibilità di accedere a liquidità aggiuntiva tramite un prestito personale da richiedere all’occorrenza, anche grazie ai tanti servizi di micro-credito rapido sempre più diffusi sul mercato finanziario italiano.
Carte di credito a rate: cosa propone il mercato oggi
Le carte di credito a rate presentano caratteristiche ben precise che consentono di valutare in modo completo quelli che sono i costi reali da sostenere per gli utenti che decidono di affidarsi a questa tipologia di carta di pagamento. I dati raccolti dall’Osservatorio, tenendo conto delle opzioni disponibili sul mercato a maggio 2023, evidenziano un costo fisso, per questo tipo di carte, pari a 18,63 euro all’anno.
Considerando la spesa per il primo anno, grazie alle promozioni proposte dai singoli istituti, la spesa è più bassa, risultando pari a 11,27 euro, meno di 1 euro al mese. Il solo possesso di queste carte, quindi, non prevede costi particolarmente elevati. Le spese inizieranno ad arrivare quando si attiva un piano di rateizzazione. In questo, in media, le carte di credito a rate prevedono un TAN del 14% ed un TAEG del 17,92% (il dato è calcolato considerando un importo di 1.500 euro con un piano di rateizzazione annuale).
Tra le spese da tenere in considerazione, oltre agli interessi applicati alla rata mensile, c’è anche l’imposta di bollo di 2 euro, dovuta se l’importo mensile supera 77,47 euro. In media, le carte di credito a rate disponibili sul mercato presentano una rata minima mensile di 50 euro. Per quanto riguarda la durata della rateizzazione, invece, c’è molta flessibilità per gli utenti.
Per restituire le spese sostenute in modo dilazionato è possibile scegliere tra diverse soluzioni, da un minimo di 3 mesi ad un massimo di 20 mesi. In linea di massima, tutte le banche tendono a garantire ampi margini di manovra ai loro clienti che possono sfruttare le carte revolving per rateizzare le spese in base alle proprie necessità.
Carte di credito o prestito personale? Ecco la scelta migliore
Affidarsi ad una carta di credito a rate è una soluzione per dilazionare una spesa rilevante per un periodo sufficientemente lungo. In questo modo, l’impatto della rata mensile sulla propria liquidità viene ammortizzato anche se la spesa complessiva sarà maggiore, per via degli interessi applicati dalla banca. Per coprire le piccole spese, è possibile anche richiedere un prestito personale.
Negli ultimi anni, infatti, molti istituti di credito hanno realizzato dei servizi per l’accesso rapido al credito, con micro-prestiti a rapida erogazione che, di fatto, possono rappresentare un’alternativa al sistema di dilazionamento delle spese con carta di credito a rate.
Nell’ipotesi di dover affrontare una spesa di 1.500 euro da restituire in 12 mesi, considerando una media delle opzioni disponibili sul mercato, una carta di credito a rate prevede una rata mensile media di circa 137 euro. Affidandosi al prestito personale più conveniente disponibile in questo momento, invece, la rata mensile, considerando le stesse condizioni, sarà di circa 130 euro.
Carta di credito a rate per sostituire un prestito | |
Vantaggi | Svantaggi |
Maggiore velocità nell’accesso al credito | Costi fissi anche quando non si utilizza la carta |
Più flessibilità nella scelta del piano di rateizzazione | La rateizzazione è più costosa del 5,3%* |
*Confronto tra carta di credito a rate e miglior prestito personale con importo di 1.500 euro e rateizzazione di 12 mesi (fonte SOStariffe.it)
Di fatto, quindi, con la carta di credito a rate ci sono vantaggi e svantaggi da considerare
Gli svantaggi per chi scegliere questo strumento di pagamento per dilazionare le spese sono sostanzialmente due. Il primo è rappresentato da una spesa mensile superiore di circa il 5,3%. Bisogna, inoltre, tenere in considerazione il costo fisso della carta che prevede una spesa per il mantenimento, con un canone mensile stabilito dalla singola banca. C’è anche l’imposta di bollo di 2 euro che va aumentare i costi fissi per chi sceglie la carta.
Questa spesa più elevata, però, si accompagna ad una lunga serie di vantaggi: una volta ottenuta, la carta di credito a rate è sempre pronta all’uso, senza la necessità di dover richiedere un prestito per ricevere la liquidità necessaria per affrontare le spese. Questo tipo di carte offre anche un’elevata flessibilità d’uso grazie alla possibilità di scegliere il numero di rate del piano di rateizzazione in base alle proprie necessità. Il pagamento di quanto dovuto, infatti, può facilmente essere ridotto in un numero di rate inferiore oppure esteso per più tempo (in genere fino a 20 mesi).