Come si declina l’autonomia differenziata proposta dal disegno di legge del ministro Calderoli con il regime di specialità della Sardegna. Quali gli scenari possibili e le ricadute tangibili sui cittadini e i territori.
Si tratta di un’opportunità per rilanciare le prerogative dell’isola e rivedere le competenze della Sardegna in tema di reti di trasporto, lingua, cultura. E ancora tutela del paesaggio e dell’ambiente. O al contrario. Anziché rafforzare il potere di legiferare in modo esclusivo su alcune materie (competenza stabilita dallo statuto sardo e ampliata con la riforma del titolo V della Costituzione), potrebbe accentuare le disuguaglianze tra le aree e i territori in termini di servizi, di opportunità per i cittadini e di diminuzione delle entrate tributarie.
Si discuterà di queste tematiche di stretta attualità. Partendo da un’analisi tecnico giuridica e finanziaria condotta da due esperti in materia. Cui seguiranno le diverse posizioni di deputati e consiglieri regionali. Nel corso di un convegno organizzato dall’associazione ex Consiglieri regionali della Sardegna, con il patrocino della Regione, del Presidente del Consiglio regionale e della Fondazione di Sardegna intitolato: “Autonomia differenziata nel regime di specialità della Sardegna”. Si svolgerà a Cagliari, lunedì 19 giugno alle ore 16, nella sala Transatlantico del palazzo del Consiglio regionale della Sardegna (ingresso da via Roma).
Alle relazioni tecniche di Carla Bassu, professoressa di Diritto Pubblico Comparato dell’Università di Sassari. E anche Giuseppe Pisauro, professore di Scienza delle Finanze Università Sapienza di Roma. Seguiranno gli interventi dei deputati Silvio Lai e Pietro Pittalis. Poi dell’imprenditore e già presidente della Regione, Renato Soru e anche della consigliera regionale Alessandra Zedda, già vicepresidente della Ras.
I lavori verranno aperti da Eliseo Secci, presidente dell’associazione ex Consiglieri regionali della Sardegna, dal Presidente del Consiglio regionale, Michele Pais e dal Presidente della Regione, Christian Solinas. La moderazione è affidata a Benedetto Barranu, vicepresidente dell’associazione ex Consiglieri regionali della Sardegna.
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