«El archivo de mi “historia”» – «Al paradiso delle signore», 13 giugno 2023, ore 17.00
Il Seminario intitolato «Al paradiso delle signore: commercio, imprenditoria tessile e filantropia a Venezia nel Seicento. Gli archivi delle Istituzioni di Ricovero e di Educazione di Venezia (IRE)», promosso dalla Escuela Española de Historia y Arqueología en Roma – CSIC (EEHAR-CSIC), nell’ambito del ciclo di incontri «El archivo de mi “historia”», dall’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISEM-CNR, Cagliari, Milano, Roma), nell’ambito del ciclo d’incontri «ISEMinari», e dal Ciclo di studi in Scienze della Pace della Pontificia Università Lateranense.L’evento si terrà martedì 13 giugno, dalle ore 17.00, in presenza – presso la sede della Escuela Española de Historia y Arqueología en Roma – CSIC (via di S. Eufemia, 13) – e verrà trasmesso on-line attraverso il canale YouTube della Escuela: https://www.youtube.com/channel/UCarvbpbaE0J93Km3AvvNh8Q
Qui potete trovare la locandina (in lingua italiana e spagnola)
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Ciclo di seminari
Da una delle facciate più insolite di chiese veneziane occhieggia da una conchiglia un busto maschile fiancheggiato da telamoni. Non si tratta di un imperatore romano, visto che la facciata è quella di una chiesa, e nemmeno di un santo.
Il busto appartiene invece a Bartolomeo Carnioni, un ricco merciaio di origine bergamasca che aveva fatto fortuna a Venezia. Morendo senza eredi nel 1662 lasciò tutta la sua fortuna all’Ospedale dei Derelitti, del quale era stato governatore. E poiché una parte del suo lascito avrebbe permesso di restaurare e ampliare l’ospedale e la chiesa annessa,
venne posto il suo busto in facciata. Oltre al denaro, l’Ospedale incamerò anche una parte consistente dell’archivio contabile del commerciante e imprenditore tessile bergamasco. Le carte Carnioni sono conservate ora presso gli archivi IRE assieme a quelle di molti altri benefattori e benefattrici delle istituzioni di assistenza veneziane. Si tratta di fondi spesso piccoli, composti di poche buste, ma tuttavia molto preziosi per la storia sociale ed
economica di Venezia, che è in genere avara di fonti contabili. Per descriverci questi affascinanti e sorprendenti fondi archivistici interverranno Isabella Cecchini, brillante ricercatrice dell’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea e Agata Brusegan, competente archivista e Conservatore del Patrimonio Culturale IPAV