Fatti contaminare Inquina Menti, il nuovo singolo di Rocco!
Uno dei temi più caldi dell’attualità è indubbiamente la questione relativa ai cambiamenti climatici e alla conseguente transizione ecologica che i governi di tutta Europa (e non solo) stanno cercando di mettere in atto per ridurre quanto più possibile le emissioni nocive per l’uomo e soprattutto per l’ambiente.Quella che a prima vista sembrerebbe una nobile causa, il cui conseguimento porterebbe benefici a tutto il mondo, è un’operazione che nasconde in realtà enormi interessi economici con un giro di affari di miliardi.
Fatti contaminare Inquina Menti, il nuovo singolo di Rocco!
Sono già innumerevoli le polemiche sollevate sull’effettivo beneficio ecologico delle auto elettriche; per non parlare del disastro scatenato dall’efficientamento energetico legato al bonus 110% che ha portato a speculazioni economiche e sciacallaggi mettendo in difficoltà migliaia di famiglie a fronte di lavori mal eseguiti o lasciati incompiuti. In un mondo come quello in cui viviamo è lecito chiedersi se quello che ci raccontano sia vero.
La nevrosi compulsiva di matrice ecologica che sembra minacciare i cittadini con costosi e obbligatori interventi di ammodernamento più sostenibili per l’ambiente è l’argomento dell’ultimo singolo del cantautore italiano Rocco, intitolato Inquina Menti.
In questo nuovo brano Rocco affronta con la sua abituale ironia un tema molto delicato e controverso; lo fa mettendo in atto una spietata critica mascherata da satira. Anche questo nuovo singolo è stato prodotto in collaborazione con l’etichetta italiana Artisti Online di Marco Gatti con cui Rocco ha instaurato un fortunato sodalizio artistico.
Il brano
Il brano si apre con un interessante tema di sax che ci conduce velocemente al cantato. Già dai primi versi Rocco mette sul piatto quello che è l’argomento del pezzo.
Giocando sull’assonanza dei termini transizione ecologica e transazione economica ci fa subito capire dove vuole andare a colpire.
Questo brano è perfettamente in linea con la “missione” esplicitata con il suo disco precedente “Cantauntore”; in cui attraverso l’ironia metteva in evidenza alcuni tra i principali argomenti di attualità, di società e di costume.
Anche in questo episodio la sua abilità di paroliere porta all’attenzione dell’ascoltatore le bugie e le contraddizioni che ruotano attorno al business dell’ecologia. Il sound del brano è trascinante e ottimamente costruito, ma quello che attira maggiormente l’attenzione è quello che viene detto nel testo.
Lo scopo principale dei brani di Rocco è quello di svegliare le coscienze; di indurre la gente a pensare e riflettere su quanto ci viene spacciato come verità assoluta da un governo solo nominalmente democratico.
Questa canzone non fa eccezione e tra citazioni di allarmi lanciati dagli scienziati e riferimenti alla “cultura” di massa vediamo denunciata l’essenza losca e ambigua di provvedimenti mirati teoricamente al benessere comune; ma che sembrerebbero, a guardarli attentamente, pretesti per fare cassa ed arricchire determinati settori e personaggi.
Secondo Rocco tutta questa faccenda è fuffa, o meglio, aria fritta che è notoriamente altamente inquinante, soprattutto per le nostre menti.