Il panorama editoriale regionale si arricchisce di una nuova pubblicazione: Aristana.
La rivista di storia dell’architettura e urbanistica nasce su iniziativa della Fondazione Oristano e della sua casa editrice Camelia Edizioni, grazie ai contributi concessi dall’Assessorato della Pubblica istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Oristano.
Il primo numero di Aristana, dedicato alla “Carlo Felice. 1822-2022. I duecento anni della strada reale della Sardegna”, sarà presentato martedì 4 luglio, alle 18.30, al Teatro San Martino di Oristano. Dopo i saluti del Sindaco di Oristano Massimiliano Sanna e dell’Assessore alla Cultura Luca Faedda, il compito di presentare la rivista sarà affidato al Presidente della Fondazione Oristano Francesco Deriu, al Direttore scientifico Marco Cadinu (professore ordinario di Storia dell’Architettura e dell’Urbanistica presso l’Università degli Studi di Cagliari e presidente dell’Associazione Storia della Città) e al fotografo Stefano Ferrando (Studio Vetroblu).
“La Fondazione Oristano in campo culturale si è data tre compiti – scrive Francesco Deriu nella presentazione di Aristana -. Il primo è essere di supporto alla didattica delle scuole, ci piace pensare che i Musei e gli Archivi della Fondazione siano delle naturali estensioni delle scuole: laboratori dove gli studenti possono entrare in contatto con la materia viva della storia. Il secondo compito è la divulgazione culturale, sia agli abitanti, sia agli ospiti della città. La conoscenza è un patrimonio che condiviso si moltiplica e attraverso questa condivisione si contribuisce a costruire la civicità. La terza missione che in realtà costituisce il motore delle altre due è sostenere la ricerca culturale condotta con metodo scientifico. Aristana nasce quindi con il preciso e ambizioso obbiettivo di avanzare nella ricerca e di divulgarla ad un pubblico ampio non solo di addetti ai lavori. Grazie alla disponibilità del Direttore Scientifico Marco Cadinu e di un Comitato Scientifico di autorevoli studiosi, la rivista vuole essere affidabile e innovativa nei contenuti, quanto semplice e chiara nella lettura”.
“Aristana prova a raccogliere il testimone di una tradizione cittadina di riviste culturali come i Quaderni Oristanesi e la Biblioteca Francescana Sarda, che hanno costituito un punto di riferimento in ambito non solo locale” precisa Deriu.
La rivista è diretta da Sandro Pisu con Marco Cadinu Direttore scientifico. Il Comitato di direzione è composto da Francesco Deriu (Presidente), Maurizio Casu, Francesco Obino e Santina Raschiotti, nel Comitato scientifico ed editoriale figurano docenti di numerose Università (Cagliari e Sassari, Politecnica delle Marche, Politecnico di Milano e di Torino, Sapienza di Roma, Torino, Camerino e Suor Orsola Benincasa di Napoli), il progetto grafico e l’impaginazione sono a cura di Valter Mulas – Adwm e fotografie di Stefano Ferrando – Studio Vetroblu.
Aristana sarà disponibile in edizione cartacea a pagamento e liberamente consultabile digitalmente sul sito della Fondazione, nella sezione editoria.
“Il progetto di “Aristana” nasce per andare incontro alla crescente domanda di approfondimenti culturali proveniente non solamente dalle sedi più titolate ma anche dagli studiosi liberi, da quelli afferenti a sedi universitarie, dal mondo della cultura locale e dell’associazionismo, dal mondo della scuola – scrive nell’editoriale del primo numero di Aristana il Direttore scientifico Marco Cadinu -. I social, che in modo dirompente entrano negli argomenti più delicati travolgendo con poche sentenze materie e metodi, e spesso la sostanza stessa dei ragionamenti, se utili per certi versi, non possono costituire la prevalente fonte di diffusione delle novità culturali. Aristana, promossa dalla Fondazione Oristano e sostenuta da un gruppo di studiosi di estrazione universitaria, si propone quale luogo di incontro culturale su temi che, pur proposti in chiave regionale, si prestano ad essere affrontati in territori più vasti e a ricevere opinioni di confronto e critica”.
“Aristana, incentrata su tematiche di natura storica che interessano l’architettura, l’urbanistica, l’arte e il paesaggio, si propone quale tavolo di discussione con discipline vicine, in primo luogo l’archivistica, l’archeologia, la geografia e i beni culturali, verso obiettivi comuni di studio, scelti dal comitato scientifico di anno in anno per divenire l’oggetto di numeri di taglio monografico – precisa Cadinu -. Aristana prediligerà tematiche nuove, talvolta insolite e meno frequentate nei classici progetti di ricerca, però determinanti nel dare voce non solo ai territori e alle realtà minori, ma anche alle tantissime monumentalità che costituiscono il più diffuso e meno notato patrimonio delle nostre regioni. In questo numero parleremo di strade storiche e di percorsi che, apparentemente perduti nel paesaggio, costituiscono una rilevantissima risorsa per la sua nuova interpretazione”.