Riscontrate con l’operazione “Patentopoli” dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Savona e dagli Agenti della Polizia di Stato di Novara truffe aggravate nel rilascio di patenti di guida
Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Savona ed
Agenti della Polizia di Stato di Novara, coordinati dalla Procura
della Repubblica di Novara, hanno disarticolato un’associazione a
delinquere ben radicata sul territorio. Era soprattutto dedita alla commissione di truffe nel settore del rilascio delle patenti di guida.
La complessa operazione è stata condotta a carico di 6 soggetti. Di questi
2 cittadini italiani e 4 stranieri, di origini pakistane, tutti
sospettati di appartenere ad un sodalizio criminale operante in
diverse località del Nord Italia.
La truffa
Il gruppo aveva organizzato infatti un sofisticato sistema fraudolento che
consentiva sia a cittadini italiani sia ad extracomunitari senza
alcuna padronanza della lingua italiana, tutti ugualmente privi delle
più elementari nozioni del Codice della Strada, di ottenere la patente
di guida dietro il pagamento di laute somme di denaro.
Gli indagati, dopo aver supportato i “clienti” nel disbrigo delle
varie incombenze burocratiche, negli attimi precedenti le sessioni
d’esame fornivano loro un indumento contenente una microcamera o un
microfono miniaturizzato. Dopodiché predisponevano il collegamento con
i prefati esaminandi attraverso un micro-auricolare in modo da poter
suggerire le risposte esatte. Unico compito dell’esaminando sarebbe
stato, dunque, quello di sedersi alla postazione assegnata e attendere
il suggerimento.
Le indagini
Le indagini eseguite dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Savona e dai poliziotti della Squadra di
Polizia Giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Novara, sono
state condotte attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali. Ma anche servizi di osservazione, pedinamento, accertamenti documentali ed
indagini bancarie.
Le operazioni di perquisizione eseguite nel marzo dello scorso anno
nei confronti degli indagati, avevano infatti già portato al ritrovamento ed
al sequestro di prezioso materiale probatorio. Trovati infatti numerosi
auricolari bluetooth miniaturizzati, microcamere, smartphone, modem
wi-fi portatili e capi di abbigliamento opportunamente confezionati
per nascondere l’attrezzatura utilizzata.L’analisi delle apparecchiature elettroniche sequestrate, avevano
inoltre consentito di rinvenire numerose foto dei documenti di
identità dei “clienti”. Trovati anche appunti manoscritti con la rendicontazione dei profitti illeciti ottenuti e persino foto di candidati ancora
impegnati in sessioni d’esame a quiz.
L’ Avviso di conclusione delle indagini preliminari
Oltre a tutto ciò, la disamina delle chat intrattenute da alcuni degli
indagati ha agevolato la ricostruzione di numerosi episodi illeciti. Ha inoltre consentito di operare il sequestro finalizzato alla confisca di oltre 11 mila euro.
A seguito della conclusione delle indagini preliminari, l’autorità
Giudiziaria procedente ha quindi formalizzato l’Avviso di conclusione delle
indagini preliminari nei confronti dei 6 indagati. Ha infatti contestato loro 30 capi di imputazione afferenti altrettante sessioni d’esame alterate.
Per decine di candidati, inoltre, verrà proposto alle motorizzazioni
civili di competenza la revisione del documento di guida eventualmente
conseguito, per le opportune verifiche.
Il procedimento è in fase di definizione. Tuttavia i provvedimenti finora
adottati non implicano la colpevolezza degli indagati.
L’attività condotta dalle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia
Economico-Finanziaria di Savona e dagli Agenti della Polizia Stradale
di Novara testimonia inoltre la sempre più ampia ed efficace collaborazione
tra Forze di Polizia per la repressione di reati che quotidianamente
si ripercuotono gravemente sull’intera collettività.