La Barbagia di metà anni Sessanta raccontata da una troupe della Tv svedese. Poi il microcosmo di una strada parigina a metà dei Settanta filmata da Agnés Varda, pioniera della Nouvelle Vague. Straordinaria narratrice del reale e prima regista donna a ricevere l’Oscar alla carriera.
“Villaggio di banditi. Banditbyar” (1967) di Lars Madsén e “Daguerréotypes” (1976) di Agnés Varda aprono martedì 27 giugno alle 21 al Cinema Cityplex Moderno (ingresso libero) la prima giornata di proiezioni di Asincronie- Festival di Cinema Documentario e Fotografia.
Ideato e curato dal collettivo di registi e fotografi 4caniperstrada con il patrocinio della Fondazione Alghero. E anche con il sostegno della Fondazione di Sardegna e la Regione Sardegna.
La quarta edizione del festival, il cui tema quest’anno è il rapporto tra urbano e umano, prosegue fino a domenica 2 luglio con una serie di appuntamenti a Sassari e Alghero (programma completo: www.asincronie.net)
Il primo film in visione martedì, “Villaggio di banditi”, è uno dei preziosi documenti audiovisivi custoditi negli archivi della Cineteca Sarda – Società Umanitaria. Sarà presentato dal direttore del Centro servizi culturali Antonello Zanda. Realizzato nel 1967, il documentario fa parte di una serie sulla Sardegna prodotta dalla televisione svedese e si discosta daaltre produzioni straniere coeve per il tentativo di approfondire il tema sociale ed economico. Un viaggio attraverso i paesi della Barbagia come Orgosolo, Desulo, Fonni, Dorgali, Cala Gonone, Arzana e Oliena dove si sperimenta l’ospitalità e non l’assalto di banditi.
“Daguerréotypes” (proiezione in collaborazione con Cineteca di Bologna) è un documentario creativo al cui interno realtà e finzione si mescolano sapientemente. Per Agnés Varda, che lo girò nel 1976 in rue Daguerre, a Parigi, rappresentava «un documento modesto e locale su alcuni piccoli commercianti. Uno sguardo attento sulla maggioranza silenziosa. È un album di quartiere, sono ritratti stereo-dagherrotipati, sono archivi per gli archeo-sociologi dell’anno 2975».
Anche quest’anno Asincronie propone due laboratori sul cinema e la fotografia. Il primo, a cura di Arianna Lodeserto, si intitola “Guida bella ai posti brutti”. È un laboratorio di scrittura fotografica e perlustrazione urbana. Il secondo, “A passo ridotto”, a cura di Riccardo Pascucci, si propone di esplorare il formato ridotto nel cinema attraverso cenni storici e tecnici e sperimentare la ripresa con cineprese analogiche e pellicole super 8. Un appuntamento imperdibile per i fotografi è poi quello con Alberto Prina. L’ideatore e coordinatore del Festival della Fotografia Etica di Lodi, che domenica 2 luglio farà una lettura portfolio gratuita. (info, iscrizioni ai laboratori e prenotazione lettura portfolio: [email protected])
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