“La Musica che gira in tondo”: la batteria di Andrea Ruggeri al Teatro Massimo di Cagliari
Appuntamento domenica 18 giugno al Teatro Massimo di Cagliari con “La musica che gira in tondo”.
Ultimo appuntamento domenica 18 giugno al Teatro Massimo di Cagliari (ore 11 e 17) con “La musica che gira in tondo”. La rassegna musicale è dedicata alle famiglie zero-tre con la direzione artistica di Francesca Romana Motzo. Ad accogliere i piccoli coi loro nuclei familiari nella sala M3 del Teatro sarà Andrea Ruggeri, batterista d’eccezione. Attivo in ambito jazz, world music e libera improvvisazione, Ruggeri condurrà il pubblico nel mondo della musica contemporanea con il suo ultimo lavoro in solo “IDcard” protagonista la sua batteria modificata e live electronics.IDcart
“IDcard” acronimo della frase ironica “I Don’t Care About Right Drums”. Ma è anche un pretesto per riflettere sull’identità d’oggi, un’epoca caratterizzata dalla forza centrifuga dell’allontanamento dal vero sé e quella centripeta della chiusura in se stessi. Una concezione dello strumento inteso come generatore di suoni e ritmi, al di là del suo ruolo tradizionale.
Un viaggio artistico giunto al termine
Un viaggio artistico quello de “La musica che gira in tondo” che giunge alla sua ultima tappa e che ha messo in campo quattro ensemble di quattro stili differenti (tradizionale, jazz, classico e contemporaneo) dedicati a una particolare fascia d’età, neonati compresi. Ad accogliere i piccolissimi con le loro famiglie sono gli artisti in una dimensione di totale parità e senza barriere. Una modalità pensata appositamente per consentire la massima capacità di ascolto della musica in piena libertà di movimento e interazione, sia da parte dei bambini che dei loro genitori.
Un viaggio verso nuovi orizzonti
La musica che gira in tondo, progetto nato dalla collaborazione tra l’associazione Contattosonoro e S’Ardmusic, intende narrare la storia di un viaggio in grado di aprire orizzonti. Mira a portare con sé il concetto di musica come strumento dinamico, relazionale. Capace di comporre, scomporre e ricomporre forme esperienziali musicali che aderiscono profondamente alla natura umana. Musica che narra la storia di popoli e culture diverse. Ma che attraversa ancche il tempo rappresentando le epoche che si susseguono.
Sotto la direzione artistica di Francesca Romana Motzo e una rete di partner che condivide appieno obiettivi e finalità del progetto, Jazzin’ Family è divenuta una casa sonora per l’inizio della vita. Una casa che crea ed accoglie azioni musicali capaci di creare comunità, consolidare connessioni e aderire alle reali necessità ed urgenze di una contemporaneità sempre più complessa. La musica diviene dunque forte espressione di comunità e di identità. Serba infatti ogni momento importante della vita, sia individuale che gruppale. Genera inoltre connessioni a più livelli anche dei bimbi più piccoli protagonisti a loro volta di originali restituzioni individuali.
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