Nasce Slow Food Sardegna a La Maddalena
Biodiversità e cuochi, giovani e crisi climatica, sostenibilità economica e sociale
nel programma della squadra presieduta da Valerio Taras |
Valorizzare il patrimonio di biodiversità regionale e il sapere dei cuochi che raccontano i prodotti del territorio; coinvolgere cittadini e visitatori per sostenere l’economia locale dei produttori di piccola scala, rendere i giovani protagonisti nelle dinamiche associative. Sono questi i principali obiettivi messi nero su bianco nel programma della neonata Slow Food Sardegna, costituitasi lo scorso 10 giugno, nella sala del Consiglio Comunale di La Maddalena (Sassari), alla presenza dei dirigenti nazionali di Slow Food Italia APS. In Sardegna, Slow Food è presente da diversi decenni – grazie a cinque Condotte, i gruppi territoriali dell’Associazione, due Comunità, nove Presìdi Slow Food e il neonato progetto Slow Food Travel Sulcis Iglesiente – ma era dal 2009 che mancava il livello di coordinamento regionale.
Tra i punti principali del mandato per i prossimi due anni, il raddoppio dei Presìdi Slow Food, lo sviluppo di Mercati della Terra e il sostegno all’Alleanza Slow Food dei cuochi. Ma è ai giovani che si rivolge, in particolare, lo sguardo della Chiocciola in Sardegna, e non solo con il progetto degli Orti in Condotta. Si legge nel programma di Slow Food Sardegna:
La fascia di giovani che va dai 14 ai 25 anni ha dimostrato negli ultimi anni di volersi far carico delle complesse sfide ambientali che il futuro ci riserva. Slow Food Sardegna, in collaborazione con le organizzazioni territoriali e quelle giovanili, si propone di promuovere progetti ed eventi per sensibilizzare i cittadini, partendo soprattutto dalla scuola, su alcune problematiche fondamentali: contenimento delle emissioni cosiddette “clima alteranti”; riduzione degli sprechi alimentari; recupero, riutilizzo e conseguente riduzione della presenza di rifiuti plastici; contenimento del consumo del suolo. Affideremo ai giovani di SFYN (Slow Food Youth Network) Sardegna il compito, coerente con i propri scopi istitutivi, di operare per sensibilizzare e diffondere la cultura di quanto sia necessario alzare il livello di attenzione sull’impatto ambientale delle filiere alimentari, sulle politiche agroalimentari e sullo spreco alimentare.
L’Assemblea ha eletto il Consiglio Direttivo Regionale, composto da 11 persone, in rappresentanza delle Associazioni Slow Food territoriali di Cagliari, Gallura, Nuoro, Sassari-Alghero e Terre Oristanesi e del movimento SFYN – Slow Food Youth Network – che riunisce i giovani under-30 che condividono la visione associativa. Il neonato Consiglio è presieduto da Valerio Taras, il Vice Presidente è Mauro Monaco.
Valerio Taras, ex responsabile marketing e comunicazione di Banca locale del Gruppo BPER, attivista di lungo corso in Slow Food e attuale Fiduciario di Slow Food Sassari-Alghero: «La Sardegna era tra le uniche due regioni a livello nazionale a non avere un’articolazione regionale ciò che consentirà ora uno stretto raccordo con la rete territoriale e con le istituzioni, gli enti locali e i vari organismi di ricerca con lo scopo di coordinare al meglio impegno e risorse dedicate alla conoscenza e alla diffusione dei nostri valori associativi».
Mauro Monaco, libero professionista, consulente in materia di sicurezza alimentare, agricoltura, pesca, acquacoltura e ambiente, ex Presidente del Consorzio Miticoltori di Olbia, attuale Fiduciario di Slow Food Gallura: «È significativo che la costituzione del nostro coordinamento regionale avvenga nell’arcipelago de La Maddalena, luogo simbolico dell’identità nazionale ma anche il luogo nel quale da qualche anno le Condotte Slow Food della Sardegna hanno iniziato a collaborare e a costruire insieme “Giugno Slow”, uno dei più importanti appuntamenti del nostro territorio».
Giugno Slow 2023, organizzata da Slow Food Gallura, si è chiusa con grande soddisfazione dell’Amministrazione comunale che l’ha sostenuta, dei produttori presenti e dei visitatori rafforzando l’idea che, nell’arcipelago maddalenino, si possa perseguire l’obiettivo di un turismo sostenibile coniugato all’agroalimentare di qualità e basato su accorciamento delle filiere, stagionalità e lotta allo spreco alimentare.
L’Associazione Slow Food Sardegna si costituirà in APS ed opererà come Ente del Terzo Settore con l’obiettivo di valorizzare lo straordinario patrimonio di biodiversità naturale, animale e vegetale dell’isola, coordinando e supportando l’attività delle Associazioni territoriali Slow Food della regione, offrendo collaborazione nelle attività di animazione cultuale e promozione eno-gastronomica della Regione Autonoma della Sardegna.
Le Condotte Slow Food in Sardegna:
Le Comunità Slow Food in Sardegna: Comunità Slow Food per la valorizzazione del Carignano a piede franco Comunità Slow Food per la valorizzazione del grano quarantinu del Linas
I Presìdi Slow Food in Sardegna: Zafferano di San Gavino Monreale
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