Piana di Chilivani a Secco: occorrono soluzioni
È emergenza nel Comprensorio della Piana di Chilivani per la disponibilità nel bacino del Monte Lerno di appena 8 milioni di metri cubi d’acqua ad uso irriguo
È quanto comunica il Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna che ha convocato un incontro a Chilivani, per il 3 luglio prossimo “perché è necessario trovare immediate soluzioni”. I dati in questione sono in netta controtendenza rispetto al resto della Sardegna; dove i bacini registrano invece l’incremento dei volumi idrici grazie alle consistenti precipitazioni dell’ultimo periodo che non si sono verificate nel territorio in questione.Per la diga del Monte Lerno, una situazione negativa che si protrae dall’inverno scorso; (a maggio 2022 nello stesso periodo erano presenti in diga circa 28 milioni di metri cubi d’acqua; a fronte di una capienza massima di 34 milioni di metri cubi).
“Questo Ente infatti con delibera numero 8 del 23 gennaio scorso e con delibera numero 27 del 26 aprile scorso, prendendo atto della grave situazione venutasi a creare ha disposto specifiche clausole nelle domande di utenza; prevedendo riduzioni di almeno un 70 percento con la salvaguardia degli usi cosiddetti sensibili come gli abbeveraggi e le colture pluriennali; – spiega il presidente del Consorzio Toni Stangoni – e ha avviato una campagna informativa e di sensibilizzazione; sia all’utenza consortile del Comprensorio interessato che per il tramite delle Associazioni di Categoria”.
Le parole di Giosuè Brundu, direttore generale del Consorzio
“I volumi presenti in diga – spiega Giosuè Brundu, direttore generale del Consorzio – infatti sono inferiori alle assegnazioni annuali; che per il 2023 sono state di 12 milioni di metri cubi (inizialmente erano 10 milioni poi incrementati a seguito delle precipitazioni di questi giorni); ma al netto dei volumi utilizzati nel corso dei primi cinque mesi dell’anno ne risultano disponibili appena 8 milioni; una quantità che non consente lo svolgimento della campagna irrigua”.
Fondamentale affrontare il problema con il coinvolgimento di tutti i portatori d’interesse, i consorziati prima di tutto ma anche assessori e consiglieri regionali, parlamentari del territorio, sindaci dei Comuni del distretto di Chilivani e Associazioni di Categoria.
“L’obiettivo della riunione – commenta il vice presidente Francesco Pala – è quello di individuare collegialmente e con urgenza eventuali strumenti finanziari; attivare tutte le azioni necessarie a sostenere le aziende agricole interessate e questo Consorzio di Bonifica”.