Piero Comandini (Pd) su nuovi ospedali
Errare humanum est, perseverare autem diabolicum
Piero Comandini (Pd) su nuovi ospedali
La Giunta regionale che ha rovesciato sul nostro sistema sanitario una riforma del tutto discutibile in piena pandemia covid 19, –
con il risultato, sotto gli occhi di tutti, di far regredire agli ultimi posti la sanità sarda, –
ora pensa di poter sanare i disastri annunciando un mero studio di fattibilità per la costruzione di un nuovo ospedali a Cagliari, nel Sulcis e a Sassari.
L’ospedale città di Cagliari che dovrebbe accogliere l’ospedale Oncologico e il presidio San Michele, cioè l’intera azienda ospedaliera Brotzu. Entrambe le strutture sono oggetto di progetti di ristrutturazione già definiti e finanziati, per i quali si aspetta l’inizio dei lavori.
A cosa serve, ora, un nuovo studio di fattibilità oltre a spendere ancora e di nuovo, milioni di euro che meglio potrebbero essere utilizzati per altre strutture sul territorio?
La pandemia, che ha messo a dura prova il sistema e l’organizzazione sanitaria, stremato gli operatori, fatto saltare migliaia di interventi, impedito di fatto la prevenzione, lasciato liste d’attesa lunghissime e cittadini in balia della precarietà, non ha insegnato proprio nulla?
Siamo alle solite, incapace di dare risposte concrete ai bisogni ecco l’annuncio della Giunta:
trionfalistico specchietto per le allodole, che lancia nuove iniziative di edilizia sanitaria tanto improbabili quanto poco credibili.
La verità è che serve dare gambe ai progetti esecutivi, attivare i correttivi necessari a potenziare le strutture esistenti e riconoscere ruolo e merito al personale sanitario pubblico perché si interrompa la fuga verso il privato e verso altre regioni; per consentire ai cittadini sardi di guardare con fiducia al sistema sanitario regionale.