Ritorna Contemporary, Festival di arte e avanguardia
Dal 17 al 19 agosto 2023 – preceduto dalla residenza artistica che inizierà il 10 agosto – torna Contemporary, Festival di arte e avanguardia, tra i più innovativi e vivaci festival del panorama nazionale. L’edizione corrente che si svolgerà nel piccolo paese di Donori è anche quella che celebra il decimo anniversario della sua fondazione insieme agli artisti e le artiste in residenza Panayaotis Andreou; Satya Forte; Gianmaria Marcaccini; Davide Mariani; Miriam Montani; Fabrizio Segaricci e Tekla Vály. La troupe del documentario è composta da Camilla Deidda e Marlon Sartore.
Per Maurizio Coccia, curatore del festival fin dall’esordio, Contemporary si è segnalato per l’originalità del suo formato:
“La residenza artistica, intanto, non prevede necessariamente la realizzazione di un’opera da installare nel paese; si tratta di entrare in relazione con il territorio, i suoi abitanti e la cultura che esprime. Anche quest’anno, agli artisti provenienti dalle diverse latitudini d’Europa, è richiesto mettersi in ascolto ed entrare in questo flusso, piuttosto che produrre un manufatto concreto. Per il Contemporary l’arte è relazione, non un oggetto più o meno piacevole da consegnare alla contemplazione”.
Poi c’è la musica, che dall’imbrunire arriva fino alle prime luci del mattino. Suoni e vibrazioni elettroacustiche, video sperimentali e luci ipnotiche che si fanno assorbire dal contesto rurale e ne escono ancora più potenti e profondamente radicate in quell’ambiente, unico e irripetibile, che è il Contemporary.
Per l’ideatore del festival, Roberto Follesa:
“Il festival rappresenta persone e terra, lavoro e utopia, qui e altrove. Infine, a coronamento di tutto, c’è la dimensione della parola, quella che unisce nel riconoscimento della diversità. Vogliamo dare voce alle realtà creative più avanzate e promuovere la Sardegna come luogo di incontro per la ricerca e la sperimentazione artistica. Vogliamo mettere in mostra le ultime ricerche isolane e diventare spazio di scambio artistico tra la Sardegna e il resto del mondo”.
Dibattiti pubblici, presentazioni di libri, colloqui filosofici: sempre incontri con i protagonisti meno allineati della cultura internazionale. Intellettualmente trasversale, ma assiduamente orientata all’inclusione e al contraddittorio, questa sezione del Contemporary negli anni è diventata un vero e proprio catalizzatore delle energie più anticonformiste che ragionano sui temi della salute mentale, del disagio e dell’oppressione sociale a tutti i livelli.
Il Festival
Il Festival aprirà il 17 agosto, con una lecture di Sergio Racanati. L’artista pugliese è stato vincitore del bando Italian Council XI edizione 2022 – Area 3-Sviluppo dei talenti, Direzione Generale Arte Contemporanea del Ministero della Cultura. Sempre nel 2022 ha partecipato al programma pubblico della RuruHaus, progetto artistico e curatoriale del collettivo Ruangrupa per dOCUMENTA XV, a Kassel, con la sua opera cinematografica WOK / WAJAN. Tra le diverse esperienze artistiche, si ricordano la partecipazione, nel 2012, alla 7a Berlin Biennale e alla Bienal del Fin del Mundo / Mar del Plata, nonché alla quattordicesima Biennale di Curitiba in Brasile.
Il 18 agosto il festival incontra Piero Cipriano. Piero Cipriano è uno scrittore, attivista, medico psichiatra e psicoterapeuta di formazione cognitivista ed etnopsichiatrica. Lavora a Roma in un Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura e ama definirsi uno psichiatra riluttante e si dichiara anarchico. Infatti, ha narrato la sua esperienza nei reparti ospedalieri psichiatrici in una trilogia sulle fabbriche della cura mentale. L’incontro affronterà i temi della salute mentale, dalla contenzione al controllo sociale e altri temi caldi in dialogo con Roberto Loddo del manifesto sardo, la presidente dell’Asarp Gisella Trincas e il filosofo Sebastiano Giacobello.
Chi sono Roberto Follesa e Maurizio Coccia
Roberto Follesa, musicista e artista visivo originario di Donori coordinerà le due giornate e curerà la direzione della sezione musica del festival.Maurizio Coccia, critico e docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Accademia di Belle arti dell’Aquila, curerà la progettazione e la direzione della sezione arte visiva del festival. Ha insegnato Storia dell’Arte Contemporanea e Cinematografia all’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari. Insegna a contratto Storia e Metodologia della critica d’arte all’Accademia di Belle Arti “Pietro Vennucci” di Perugia. Inoltre, è il direttore artistico del Centro Internazionale per l’Arte Contemporanea Palazzo Lucarini di Trevi. Nel 2016 ha fatto parte del Comitato Scientifico che ha curato il Padiglione Italia per la Biennale di Architettura a Venezia.
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