“L ‘ARNAS Brotzu non si tocca. Non permetteremo che un eccellenza di livello Nazionale venga dismessa . Le Dichiarazioni di Doria e di Solinas sono da irresponsabili e mettono KO la sanità isolana”
USB Sanità evidenzia che il Brotzu ha un motore di una Ferrari con il freno a mano tirato. Serve far funzionare a pieno regime le sale operatorie, i reparti di degenza, le attività trapiantistiche e tutte le attività di alta specializzazione.
Come USB, si afferma pronta a istituire un presidio permanente a difesa dell’ospedale più importante della Sardegna.
Per riportare il Brotzu al ruolo di eccellenza, l’unica soluzione sarebbe infatti proseguire con gli investimenti.
La denuncia
La denuncia arriva da Gianfranco Angioni, Responsabile Regionale dell’USB Sanità.
“Sono stati già impegnati 5,5 milioni di euro per la progettazione (in corso) con la quale si realizzeranno tra le altre cose : DEA, Trauma center, sale operatorie (14), terapie intensive e camera iperbarica: sarà un opera che darà nuova linfa al San Michele e consentirà al più grande ospedale sardo di riacquistare la sua centralità per dare risposta alle esigenze e ai bisogni di tutta la Regione. Naturalmente bisognerà non solo realizzare la Piastra ma anche predisporre un piano di assunzioni straordinario incentivando l’arrivo di medici e personale del comparto.”
“La Deliberazione n. n. 19/82 del 01.06.2023 avente ad oggetto: “Art. 42 della legge regionale 11 settembre 2020, n. 24. Disposizioni attuative urgenti” prevede la predisposizione di uno studio di fattibilità e la gestione delle procedure di gara da parte dell’ARES per il progetto di realizzazione di un nuovo presidio ospedaliero nella città di Cagliari, affinché si possa realizzare l’Ospedale della Città , accorpando in un unico plesso l’offerta dei servizi ospedalieri attualmente offerti dall’Ospedale San Michele dell’ARNAS “G. Brotzu” e dall’Ospedale oncologico-Businco, per ottenere un livello sempre più elevato delle attività cliniche e dare risposte ai bisogni della popolazione in ambito oncologico, garantendo percorsi di assistenza differenziati e di eccellenza’.”
“Con una delibera urgente, spuntata dal nulla, una delibera che non specifica tra l’altro le risorse finanziarie, la Giunta Regionale dichiara sostanzialmente che il Businco e il San Michele dovranno andare in pensione perchè saranno sostituiti da un nuovo plesso che accorperà i servizi ospedalieri attualmente offerti dai due ospedali dell’ARNAS G. Brotzu.”
Il Piano della Sanità si è rilevato un fallimento totale
“Ma c’è di più: di punto in bianco Doria afferma che non ha senso investire sul Brotzu e che pertanto «Tutti gli appalti vanno rimodulati, cioè bloccati e rivisti», compresi quelli «già avviati nell’ambito del progetto che prevede una nuova piastra tecnologica». Perché «non c’è ragione di fare investimenti su una struttura che sarebbe destinata ad altro».
La notizia arriva come un fulmine a ciel sereno, e conferma la completa mancanza di programmazione di questa Giunta Regionale. Il Piano della Sanità si è rilevato un fallimento totale: lo scorporo del P.O. Microcitemico è l’emblema della catastrofe . Nel nosocomio Pediatrico regna la più grave confusione.
I tempi delle liste d’attesa dei pazienti oncologici, così come tutte le altre specialistiche ormai sono interminabili.
Bisogna affrontare i problemi noti della mancanza di personale. Servono massicce assunzioni di infermieri e di OSS.
È agghiacciante che in un disastro più totale, dove le cure vengono negate e i pazienti nell’attesa di essere curati passano a miglior vita, si continua con gli slogan che sviano la popolazione dai reali problemi derivanti dsl fallimento sanitario .
Parrebbe invece che il Presidente della Regione e l’Assessore della sanità stiano già in campagna elettorale promettendo la realizzazione di nuovi ospedali nei ghiotti bacini elettorali di Cagliari, Sulcis Iglesiente, Sassari e Alghero
Di fronte a questo confuso modo di procedere , dove la popolazione paga lo scotto della negazione del diritto alle cure : l’unica soluzione è commissariare la Sanità Regionale.”