A Selargius è stato dato Un Calcio alla Droga
Svolto presso i nuovi campi dell’oratorio Don Orione il 7° torneo triangolare di calcio a 7 organizzato da Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga
La calda serata di venerdì 30 giugno ha visto tre squadre impegnate in campo in un torneo di calcio che ha avuto il messaggio di vivere liberi dalla droga come obiettivo principale. A darsi sportivamente battaglia sono state tre squadre: la rappresentativa dei ragazzi della trasmissione sportiva La Gradinata Sport di Gennaro Longobardi, la rappresentativa dei giornalisti e quella della comunità di recupero L’Aquilone. Le partite che si sono susseguite hanno avuto la direzione di un arbitro dell’MSP Italia. A bordo campo, invece, pronti per qualsiasi evenienza, c’erano i volontari della Misericordia di Selargius. Gentilmente hanno infatti dato disponibilità ad essere pronti per soccorrere i giocatori. Fortunatamente il loro intervento non è stato necessario o comunque limitato a dare qualche borsa del ghiaccio.
Alcuni protagonisti
A supporto del messaggio di vivere liberi dalla droga sono arrivati al campo, oltre all’ex-rossoblu Emiliano Melis, padrone di casa, l’assessore alle attività produttive, politiche giovanili e del lavoro del comune di Selargius, Rita Ragatzu; un altro ex-giocatore rossoblu, Gianni Roccotelli; il libanese membro dell’Unione Culturale Libanese nel Mondo, Mohamad Doreid; il presidente dell’associazione Cilenos de Sardegna Giorgio Zucca che ha giocato in squadra coi ragazzi de La Gradinata Sport, ovviamente Gennaro Longobardi che accompagnava i suoi ragazzi e infine, a impreziosire la serata, è stata la presenza di Don Carlo Follesa, faro in Sardegna per quanto riguarda il recupero e la riabilitazione di coloro che sono finiti nella trappola della droga. Ognuno di loro ha voluto dire un secco “No alla Droga!”.
Una vittoria di tutti
Le tre partite giocate, vivaci e divertenti sia per i giocatori che per il pubblico, hanno visto i ragazzi della comunità L’Aquilone trionfare nel punteggio. La rappresentativa dei giornalisti, capitanata da Giuseppe Amisani, ha mostrato di avere tra le sue fila tanti che seguono il calcio con occhio critico e quindi sanno come stare in campo. I ragazzi de La Gradinata Sport hanno provato a gettare il cuore oltre l’ostacolo. Hanno infatti messo in mostra la volontà di far sentire la propria voce esprimendo la voglia di emergere anche quando i mezzi scarseggiano. Alla fine, premi per tutti. E’ infatti stato deciso che non fosse premiato un vincitore ufficiale ma che i vincitori fossero tutti. L. Ron Hubbard disse che “la droga è l’elemento più distruttivo nella nostra cultura attuale”. I ragazzi in campo, l’organizzazione e gli ospiti che hanno partecipato hanno voluto dimostrare la voglia di una nuova cultura, quella della libertà dalla droga. Per questo la vittoria è di tutti. Di tutti coloro che vogliono vedere le prossime generazioni libere dalla droga.
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