Plafond dedicato di 3 mld di euro
Presentata oggi a Cagliari agli imprenditori sardi la declinazione territoriale dell’accordo tra Confindustria e Intesa Sanpaolo, nell’ambito di un incontro che ha messo in luce le prospettive economiche del territorio e le leve per la crescita.Siglato nell’ottobre 2021, in una congiuntura economica ancora condizionata dalla pandemia, il protocollo nazionale all’epoca sottoscritto dal Presidente di Confindustria Carlo Bonomi e dal CEO di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, individuava alcuni strumenti utili per affrontare la crisi. Oggi l’Associazione di rappresentanza delle imprese manifatturiere e di servizi e il Gruppo bancario rafforzano la collaborazione in un contesto diverso, ponendo l’accento sul tema della transizione sostenibile, dell’indipendenza energetica e della digitalizzazione delle PMI (piccole e medie imprese).
I contenuti dell’accordo
La collaborazione tra Intesa Sanpaolo e Confindustria ha una storia più che decennale. Nata da un’interpretazione sinergica e condivisa del rapporto tra banca e impresa, si è rafforzata nel corso degli ultimi anni.
Tali iniziative congiunte hanno consentito di supportare decine di migliaia di imprese e PMI con credito per oltre 200 miliardi di euro. Al centro dell’attenzione temi cruciali quali:
- l’internazionalizzazione;
- il sostegno alle filiere produttive;
- gli investimenti in ricerca;
- l’innovazione e valorizzazione degli aspetti qualitativi del credito.
Digitalizzazione e innovazione
Per affrontare la transizione digitale e garantire una crescita sostenibile e duratura, Intesa Sanpaolo mette a disposizione delle imprese strumenti e programmi per migliorare i processi produttivi, ricorrendo a nuove tecnologie e metodologie.
Nell’ambito dell’accordo, è centrale l’impegno a supportare i nuovi investimenti, così come la consulenza per cogliere i benefici offerti dal piano Transizione 4.0 della Legge di Bilancio 2021.
Sostenibilità
Intesa Sanpaolo e Confindustria intendono inoltre imprimere massimo impulso e sostegno ai processi di transizione delle imprese verso un’economia digitalizzata e green. Obiettivo renderle sostenibili e resilienti, agevolando l’adozione di strategie di crescita fondate sulla sostenibilità e sull’evoluzione verso il modello della circular economy.
In particolare, Intesa Sanpaolo ha attivato un plafond per i nuovi S-Loans, una linea specifica di finanziamenti sostenibili, che si affianca a quello destinato agli investimenti in circular economy.
Rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale
Per accompagnare quindi le imprese in questa fase di ripresa e di rilancio economico è essenziale individuare nuovi strumenti che favoriscano una prospettiva di medio-lungo periodo, in grado di contribuire alla ricostituzione progressiva dei cash flow e a promuovere la patrimonializzazione e il rafforzamento della struttura finanziaria dell’impresa.
Un obiettivo che l’accordo si propone di centrare favorendo la diffusione di una cultura aziendale più attenta alla diversificazione delle fonti finanziarie e al corretto bilanciamento tra debito e capitale di rischio, attraverso la valorizzazione delle coperture pubbliche.
Valorizzazione del ruolo delle filiere
L’accordo dà seguito anche alla collaborazione già avviata nell’ambito di “Sviluppo Filiere”. Tale programma di Intesa Sanpaolo sarà esteso a nuovi comparti produttivi garantendo lo sviluppo sostenibile, inclusivo e d’eccellenza, per incrementare occupazione e investimenti.
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Le dichiarazioni
Antonello Argiolas, Presidente Confindustria Sardegna Meridionale: “L’alleanza tra banche e imprese si configura come un elemento strategico fondamentale per il funzionamento di ogni economia moderna. L’accordo tra Confindustria è un perfetto esempio di collaborazione.
Le nostre imprese associate hanno affrontato un lungo periodo di fortissime difficoltà, (pandemia, aumenti delle materie prime, aumento dei costi energetici). Sono riuscite a superare le avversità dimostrando grande resilienza. Si trovano ora ad affrontare una nuova sfida: transizione ambientale e digitale.
Le imprese purtroppo si trovano oggi ad operare in un contesto reso ancora più complesso, dall’incremento repentino e significativo dei tassi di interesse. Questa situazione complica e scoraggia la realizzazione di nuovi investimenti. È un paradosso: questo è proprio il momento in cui essi avrebbero dovuto correre per recuperare il tempo perso e rispettare i vincoli delle scadenze del PNRR“.
Stefano Cappellari, Direttore regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna di Intesa Sanpaolo: “Dal nostro lavoro sul territorio emerge, pur in un contesto complesso, una positiva determinazione dell’imprenditoria sarda. Nel 2022 abbiamo infatti osservato un buon andamento dell’export (+58,8% rispetto ai livelli pre-Covid del 2019).
Anche il primo trimestre 2023 è in crescita del 5,1% rispetto allo stesso periodo del 2022. Tale dato positivo riguarda in particolare i settori dei prodotti in metallo, agroalimentare e meccanica. Per non parlare del petrolifero”.
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