Cagliari, la Polizia di Stato arresta 5 persone presunti responsabili dell’attentato incendiario
Tre di loro sono i presunti responsabili dell’attentato incendiario che il 14 aprile 2022 ha distrutto una stazione in viale Marconi a Cagliari. Gli altri sarebbero coinvolti nell’incendio di un’autovettura avvenuto a Sestu (CA) il 27 dicembre 2022.
All’alba di stamattina è scattata l’operazione della Polizia di Stato di Cagliari che ha portato all’arresto dei presunti mandanti ed esecutori materiali dell’attentato incendiario a un distributore di carburante. Gli avvenimenti risalgono alla notte del 14 aprile 2022, a Cagliari in viale Marconi.
Gli arrestati
I cinque arrestati, tutti di Cagliari, di età compresa fra i 33 e i 52 anni, sono finiti in carcere in esecuzione di un’ordinanza del G.I.P. Dovranno rispondere di incendio doloso in concorso.
Uno di loro è stato arrestato in quanto presunto mandante dell’incendio di un’auto avvenuto a Sestu la notte del 27 dicembre 2022. L’uomo avrebbe incaricato dell’incendio uno degli esecutori dell’attentato al distributore. Poi si sarebbe fatto aiutare da un amico, anche lui oggi in carcere.
L’attentato
L’attentato aveva completamente distrutto una stazione di servizio. Ha causato così danni per circa 500 mila euro. Quella notte, il rapido intervento dei Vigili del Fuoco, la cui Caserma è a poca distanza, aveva evitato l’esplosione del deposito del gas e dei serbatoi di carburante vicini ad altre attività commerciali e abitazioni.
Le indagini
Gli uomini della Squadra Mobile, sezione reati contro il patrimonio, coordinati dalla Procura della Repubblica di Cagliari, hanno ricostruito la vicenda attraverso le immagini dell’impianto di videosorveglianza del distributore e dalle intercettazioni telefoniche e ambientali durate quasi un anno.
Secondo le indagini il movente dell’attentato potrebbe essere la vendetta del proprietario di una carrozzeria di Cagliari nei confronti dei gestori del rifornitore. Infatti, nel 2016, i gestori della stazione di servizio avevano denunciato l’uomo per l’utilizzo di banconote false per acquistare benzina e tabacchi. Proprio pochi giorni prima dell’attentato incendiario al distributore, il carrozziere veniva a conoscenza del decreto che ne disponeva il rinvio a giudizio per la spendita delle banconote false.
Il furto
Il mandante si sarebbe avvalso della complicità di due degli arrestati per eseguire materialmente l’attentato. Quella notte, i due hanno rubato un camion di una ditta per la raccolta dei rifiuti, parcheggiato nel deposito di Quartucciu (CA). Poi lo hanno parcheggiato nel distributore e gli hanno dato fuoco con della benzina. L’impianto di videosorveglianza del distributore riprende l’attentatore all’opera e l’uomo rischia persino di essere avvolto dalle fiamme.
L’investigazione
Determinante per ricostruire la vicenda è stata l’analisi che gli investigatori della Squadra Mobile hanno fatto su un tablet rubato insieme al camion e poi acquistato da un’ignara studentessa del capoluogo.
Risalendo al ricettatore del tablet i poliziotti hanno individuato i presunti autori del furto del camion.
La conclusione delle indagini
Nel corso delle indagini è emersa anche la presunta responsabilità di un altro degli arrestati quale mandante dell’incendio di un’auto avvenuto a Sestu nel dicembre 2022. Il movente del gesto potrebbe essere riconducibile a un dissidio lavorativo tra l’uomo, che era un commerciante, e una sua dipendente, la proprietaria del veicolo. La LANCIA Y della donna era andata completamente distrutta.
Gli arrestati sono stati portati nel carcere di Uta (CA), in attesa dell’interrogatorio di garanzia.
Nella stessa indagine, due bosniaci sono stati indagati per aver ricettato il tablet rubato. I due arrestati che hanno appiccato l’incendio al distributore sono stati indagati anche per il furto del camion.
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