Claudia Gerini in “Qualche estate fa” con il Solis String Quartet sabato 29 luglio alle 21 ad Alghero per l’Estate del CeDAC
Un emozionante ritratto d’artista tra parole e note con “Qualche estate fa / Vita, poesia e musica di Franco Califano”, una produzione IMARTS / International Music and Arts in cartellone sabato 29 luglio alle 21 a Lo Quarter di Alghero:sotto i riflettori Claudia Gerini e il Solis String Quartet, protagonisti di un intrigante spettacolo-concerto con soggetto e testo originale di Stefano Valanzuolo e una antologia di brani indimenticabili del celebre cantautore e poeta; con la regia di Massimiliano Vado, per l’ultimo appuntamento del cartellone dell’Estate 2023 nella città catalana firmato CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna.
Claudia Gerini in “Qualche estate fa” con il Solis String Quartet sabato 29 luglio alle 21 ad Alghero per l’Estate del CeDAC
“Qualche estate fa” – con un titolo evocativo, che rimanda a una sua famosa canzone – ripercorre la storia di Franco Califano, nato a Tripoli, in Libia e cresciuto nel Salernitano con la sua famiglia, prima di approdare nella capitale, di cui avrebbe sapientemente evocato personaggi e atmosfere, assumendone l’accento ma soprattutto lo stile cittadino e la disinvoltura da uomo di mondo, incarnandone lo spirito spregiudicato e insieme tollerante, ironico e disincantato, non senza una punta di cinismo, con la sua fama di seduttore e libertino e un’esistenza vissuta intensamente, tra luci e ombre.
Spettacolo-concerto
Una pièce costruita intorno alla figura affascinante e controversa di un artista dotato di straordinario talento, autore di canzoni entrate nell’immaginario, da:
“E la chiamano estate”, scritta per Bruno Martino a “La musica è finita” portata al successo da Ornella Vanoni; a “Un’estate fa” ripresa poi da Mina; accanto alla splendida “Minuetto” interpretata da Mia Martini, oltre a “Un tempo piccolo” e “Ti perdo”.
Nei primi albums, “‘N bastardo venuto dar sud”, “L’evidenza dell’autunno” e “Secondo me, l’amore” s’intrecciano elementi (quasi) autobiografici e temi fondamentali che riaffiorano nella sua discografia; ma la carriera del cantautore segna una svolta decisiva con “Tutto il resto è noia”, che sale in vetta alle classifiche con più di un milione di copie vendute.
Tra i suoi maggiori successi, brani come:
“Tutto il resto è noia”, “Me ‘nnammoro de te” e “Bimba Mia” riflettono la sua poetica; non esente da un certo gusto per la trasgressione, come nel monologo “Avventura con un travestito”:
tra incursioni nel cinema, da “Gardenia, il giustiziere della mala” e “Due strani papà” con Pippo Franco a “Viola bacia tutti” e “Questa notte è ancora nostra”; Franco Califano si cimenta anche con la scrittura, con la pubblicazione di “Ti perdo – Diario di un uomo da strada”, “Il cuore nel sesso”, “Sesso e sentimento” e “Calisutra – Storie di vita e casi dell’amore raccontati dal maestro”.
“Qualche estate fa / Vita, poesia e musica di Franco Califano”
S’inventa produttore discografico, con Lupus Records, collaborando tra gli altri con i Ricchi e Poveri, Jo Chiarello, Gino Santercole, Pippo Franco, Donatella Rettore e Gabriella Ferri, e intanto esce l’album “ …tuo Califano”, seguito da “La mia libertà”, e ancora “Buio e luna piena” e il live “In concerto dal Blue Moon di Ogliastro Marina”, “Io per amarti...” e “Impronte digitali”, che fa riferimento alla triste avventura giudiziaria, a causa di false dichiarazioni dei pentiti.
Negli Anni Ottanta pubblica i dischi “…Ma cambierà” e “Il bello della vita”, “Io”, “Coppia dove vai” mentre nel 1990 esce “Califano”, seguito da “Se il teatro è pieno”, “Ma io vivo” e “Giovani uomini”, “Tu nell’intimità” e gli Anni Duemila si aprono con “Stasera canto io”, poi l’EP “Vive chi vive”, e gli albums “Le luci della notte” e “Non escludo il ritorno” con la title track, scritta insieme con Federico Zampaglione, in gara al Festival di Sanremo (dove nel 2006 riceve il Premio Mia Martini alla carriera) oltre a “C’è bisogno d’amore”.
Intanto escono i libri “Senza manette”, intervista con Pierluigi Diaco, “Un attimo di vita”, a cura di Antonio Gaudino e Paolo Silvestrini, “Franco Califano, Sulla punta della matita non sono passati secoli”, di Pierfranco Bruni e “Franco Califano. Non escludo il ritorno”, di Salvatore Coccoluto.
Un’idea del Solis String Quartet
“Qualche estate fa” nasce da un’idea del Solis String Quartet, –
ensemble fondato dal violoncellista Antonio Di Francia insieme con il violinista Pasquale Cannavacciuolo e grazie all’incontro con il violista Gerardo Morrone-
con l’obiettivo di sperimentare nuovi generi oltre al repertorio classico per quartetto d’archi e affermatosi negli anni grazie anche a importanti collaborazioni con artisti come:
Roberto Murolo e Luciano Pavarotti; l’arpista Andreas Vollenweider; cantautori come Claudio Baglioni, Edoardo Bennato, Adriano Celentano; e poi Mariella Nava, Giorgia, Marina Rei, e Rossana Casale, Paola Turci, Ivana Spagna, Gianna Nannini, Noa e Alex Baroni, Marco Mengoni, gli Avion Travel, la PFM ma anche i Negramaro, gli 883 e i 99Posse.
Sul palco con Claudia Gerini, il Solis String Quartet –
che schiera Vincenzo Di Donna e Luigi De Maio (ai violini) con Gerardo Morrone (alla viola) e Antonio Di Francia (al violoncello, suoi anche gli arrangiamenti originali) –
reinterpreta alcune delle canzoni più famose e significative di Franco Califano, affidate alla voce dell’attrice romana; in una drammaturgia in cui, come nella biografia del cantautore, arte e vita si fondono e si confondono, e quasi si influenzano a vicenda, e emozioni, ricordi, pensieri affiorano nei testi di quelle che rappresentano vere e proprie poesie in musica.
Claudia Gerini
Sul palco Claudia Gerini, volto noto del grande e piccolo schermo, dal successo di “Viaggi di nozze” di Carlo Verdone, dopo l’esordio, giovanissima, in “Roba da ricchi” di Sergio Corbucci fino a “Sono pazzo di Iris Blond”, sempre con la regia di Verdone, per cui ha ottenuto la sua prima nomination al David di Donatello, fino a “Nemiche per la pelle” di Luca Lucini e “Ammore e malavita” dei Manetti Bros (per cui ha vinto il David), e ancora “A casa tutti bene”di Gabriele Muccino e “Hammamet” di Gianni Amelio, “Mancino naturale” di Salvatore Allocca, “Tapirulàn” di cui firma anche la regia, e “I migliori giorni” di Massimiliano Bruno ed Edoardo Leo.
L’attrice interpreta alcune figure femminili, come la madre dell’artista o una giovane donna innamorata, una prostituta e perfino una “barbona”; per restituire attraverso differenti voci di donne un ritratto ricco di sfumature e sfaccettature di Franco Califano, –
che con la sua esistenza sregolata, le sue frequentazioni pericolose come quella, mai negata, con il boss Francis Turatello, ma anche l’amicizia con un mito del pallone come Diego Armando Maradona, le sue innumerevoli avventure amorose che gli valsero la fama di latin lover, –
rappresenta un’icona della cultura e della musica del Novecento, e pure un simbolo di anticonformismo e di libertà.
La presentazione
«La storia artistica di Franco Califano si è sempre intrecciata, per scelta consapevole, con quella umana; al punto che il personaggio, forse, ha spesso finito con il mettere in ombra l’autore di tanti successi»
– si legge nella presentazione -.
«“Qualche estate fa” prova a riportare in equilibrio le due dimensioni, facendo di alcune canzoni molto amate il punto di partenza per raccontare la vita dell’autore.
Il testo, per sfuggire alla tentazione di riproporre stereotipi dongiovanneschi e sottrarsi ai pericoli del raffronto col modello originale, è interamente declinato al femminile.
Si susseguono nove quadri, cioè, narrati da altrettante voci di donne diverse:
personaggi soprattutto di fantasia che raccontano aspetti e storie riferibili, nella realtà, all’uomo e all’artista. Ogni quadro culmina in una canzone di Califano, di modo che la musica si ponga come didascalia al racconto, e non viceversa».
CeDAC ad Alghero
“Qualche estate fa” chiude in bellezza sabato 29 luglio alle 21 a Lo Quarter la rassegna estiva del CeDAC ad Alghero;
dopo il successo de “Il sogno di una cosa” con Elio Germano e Teho Teardo, dal romanzo di Pier Paolo Pasolini (lunedì 10 luglio alle 21 al Nuraghe Palmavera);
e il duplice appuntamento a Lo Quarter con Federico Buffa e “La Milonga del Fútbal” (venerdì 14 luglio alle 21); e lo psichiatra e scrittore Paolo Crepet con i suoi “Comizi d’Amore Contemporanei / Dialogo Sentimentale” (domenica 23 luglio alle 21).
Un ricco cartellone per l’Estate 2023 tra il sito archeologico del Nuraghe Palmavera e Lo Quarter di Alghero firmata CeDAC/ Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna:
con il patrocinio e il sostegno del MiC / Ministero della Cultura e dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna; con il patrocinio del Comune di Alghero; il sostegno della Fondazione Alghero; e con il contributo della Fondazione di Sardegna e il supporto di Sardinia Ferries, che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio per e dalla Sardegna.
Informazioni e prezzi
abbonamento per 4 spettacoli:
80 euro
biglietti:
posto unico: 25 euro
biglietteria online: www.vivaticket.it
info e prenotazioni: cell. 349.4127271 [email protected]