Consigli e filosofia del manager Gianluca Ius
Consigli e filosofia del manager Gianluca Ius
“Consiglierei di investire e promuovere il proprio business in Italia, pur essendo consapevole che l’Italia deve ancora compiere adeguati passi per agevolare gli investimenti sul proprio territorio, molto sta cambiando”-sottolinea Ius-“infatti personalmente non ho mai decentralizzato le mie aziende pur lavorando e operando con società estere, il mio core business è da sempre incentrato in Italia”.
Che consigli daresti a coloro che cercano finanziamenti per il proprio business? Quali sono le strategie che hai utilizzato tu stesso per ottenere i finanziamenti necessari?
“Anche oggi questo è un tema particolarmente delicato perché con l’aumento dei tassi e del costo del denaro richiedere un finanziamento è diventato molto complesso, oltre che antieconomico. Il sistema bancario italiano dovrebbe essere più attento alle esigenze delle PMI che sono l’ossatura di tutta l’economia del nostro Paese, ma restano purtroppo la parte più ignorata e con meno agevolazioni senza una corretta tutela. Per chi fa impresa la necessità principale è quella di affiancarsi ai giusti consulenti e professionisti dopodiché fare un piano preciso di quello che è il business da sviluppare, i termini in cui svilupparlo, l’importo necessario a far partire il progetto e su quello valutare se chiedere un finanziamento in banca, appoggiarsi a dei fondi o venture capital o cercare semplici soci/ finanziatori.
La mia azienda valuta costantemente l’acquisizione di quote di startup e di aziende già operative”.
Come ti sei adattato ai cambiamenti del mercato nel corso degli anni? Qual è stata la tua strategia per rimanere competitivo e mantenere il successo della tua azienda?
“Nelle mie varie vite professionali: politica, economia e finanza, ho visto il mondo cambiare in maniera radicale, gestire questi cambiamenti impone una adattabilità alle situazioni non comune. Ho visto tantissimi amici potenti non riuscire mai completamente a risollevarsi adattandosi a questi cambiamenti, finendo la loro vita lavorativa come non meritavano. Diversificare sicuramente è stato il primo punto di forza, lavorare in un unico settore è infruttuoso, ricoprire più settori permette di stare al passo con i cambiamenti del mercato, avere disponibilità economiche proprie aiuta a non dipendere dai flussi di, anticipare le esigenze è sicuramente la strategia migliore in questo momento storico”.
Qual è l’aspetto più gratificante di essere un imprenditore di successo? Cosa ti motiva a continuare ad innovare e crescere nel tuo settore?
“Entrare in un certo contesto con la credibilità ottenuta in questi anni di lavoro mi dà la possibilità di instaurare e sviluppare nuove amicizie che poi si tramutano in business. Anche se provengo da una famiglia che non mi ha mai fatto mancare nulla, da subito ho voluto dimostrare la mia indipendenza e volevo affermare me stesso e non in virtù dei meriti della mia famiglia. Da quando sono andato via di casa, a vent’anni, oltre al mantenimento personale sono riuscito ad ottenere traguardi importantissimi non perdendo mai l’obiettivo di crescere.Non bisogna mai accontentarsi.”MAI SMETTERE DI AVERE FAME”
Come gestisci lo stress e mantieni l’equilibrio tra lavoro e vita personale? Quali sono le tue strategie per gestire le pressioni dell’essere imprenditore?
“Personalmente ritengo che l’equilibrio sia difficile da raggiungere, per avere successo nel mondo imprenditoriale la dedizione deve essere al 100%. In posizioni di responsabilità gli orari non sono fissi, gli impegni non sono prevedibili e la tempestività risulta essere essenziale. Il segreto forse è quello di avere accanto una persona che possa capire tutte le sfaccettature personali e del lavoro arrivando ad essere un valore aggiunto e non causa di perdita di concentrazione ed energie.
Il mio pensiero è sempre stato questo: se si vuole ottenere qualcosa di grande, bisogna dedicarsi totalmente, perché il successo spesso è fatto di rinunce e sacrifici. Gestire le pressioni che derivano da questo lavoro non è semplice e ognuno di noi deve trovare la propria isola felice; per me il vero momento di decompressione arriva nel momento in cui riesco a prendere un momento per me stesso, quando la città dorme e guardare, con accanto il mio cane Clara, lo skyline di Milano dalla vetrata di casa. Personalmente lo trovo un vero antidepressivo naturale”.
Hai qualche progetto futuro e visione strategica che desideri condividere con chi legge le tue opinioni?
“La situazione economica del paese non permette di programmare nel breve qualsiasi tipo di attività perché è effettivamente troppo altalenante; la mia idea di business futuro che risulta ad oggi promettente ed interessante da studiare è quello legato alle risorse idriche e all’ecosostenibilità. Non a caso le recenti alluvioni hanno evidenziato un problema gravissimo nel nostro Paese”.
Sappiamo che a breve parteciperà come main sponsor al premio Stromboli con la sua holding Bellatrix, ed è molto attivo in queste iniziative; cosa la spinge a presenziare e a partecipare a questi eventi?
“Si tratta di eventi Italiani, che promuovono il nostro territorio e le nostre tradizioni. Il fatto che ci siano artisti e imprenditori stranieri rende questo evento ancora più prestigioso in quanto seppur sia un luogo difficile da raggiungere l’adesione aumenta ogni anno di più e grazie anche al nostro contributo il premio ha ambizioni sempre più alte. Il premio Stromboli sta cercando di riportare la cultura, l’arte e le tradizioni italiane ai fasti di un tempo perché Stromboli è stata per lungo tempo buen ritiro di tantissimi artisti italiani (Dalla, Battisti, De Gregori, etc.) e tante produzioni sono nate sull’isola proprio per la spensieratezza che trasmette questo luogo incantato. Durante eventi di questo tipo si creano un’atmosfera e un feeling unici che fanno si che nascano opportunità e relazioni tra tutti i partecipanti: ne è un esempio il mio caro amico, l’artista Fabio Weik, vincitore dell’edizione 2022, che gli ha portato grande riscontro e opportunità di collaborazioni importanti”.