Sono 104 anni dall’omicidio dell’arciprete di Resuttano (CL), ucciso dalla mafia a 46 anni, il 6 luglio del 1919, di fronte all’uscio di casa sua. Attraverso una nota il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani ne commemora la memoria
«Costantino Stella è stato per molti aspetti tra i primi sacerdoti impegnati con le proprie attività nel contrasto del crimine.A sostegno dei più indifesi cercò di mobilitare la propria realtà sociale, al tempo molto arretrata, con azioni atte a creare disturbo alla malavita organizzata. Tra le altre si ricorda esempio l’istituzione del monte frumentario (finalizzato a distribuire in anticipo i concimi ai lavoratori agricoli), della cassa rurale (ideata per l’organizzazione delle affittanze collettive) e della Cooperativa di consumo (consentiva anche alle famiglie più bisognose di acquistare alimenti a prezzi ragionevoli).
Interpretò il sacerdozio nella forma più alta di missione tra i derelitti e gli offesi. Nonostante abbia lasciato una grande impronta nella storia, è meno noto rispetto ad altri sacerdoti che persero la vita in nome dei principi umanitari e religiosi.
II CNDDU reputa necessario che l’attenzione della scuola e dei media si focalizzi su personalità poco “pubblicizzate” dagli organi di informazione, al fine di riscoprirne il coraggio e la modernità degli intenti».
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