Domani (venerdì 21 luglio) alle 22 ad Allai “Era l’Allodola?” di e con Daniele Monachella e Ignazio Chessa
Tra suggestioni shakespeariane, una moderna epopea sportiva e un omaggio a Gianni Rodari prosegue ad Allai la V edizione del Festival Palcoscenici d’Estate organizzato dal Teatro del Segno con la direzione artistica di Stefano Ledda, per un intenso fine settimana tra cinema e teatro.
Domani (venerdì 21 luglio) alle 22 ad Allai “Era l’Allodola?” di e con Daniele Monachella e Ignazio Chessa
Domani (venerdì 21 luglio) ad Allai: appuntamenti.
Si ispira all’opera del Bardo “Era l’Allodola? / Tragicomiche conversazioni di un uomo innamorato”, uno spettacolo di e con Daniele Monachella e Ignazio Chessa in cartellone DOMANI (venerdì 21 luglio) alle 22 in piazza Santo Isidoro per un raffinato gioco metateatrale tra ironia e note surreali.
Sul grande schermo rivive lo storico spareggio tra Cagliari e Piacenza nel 1997, con il viaggio di 20mila sardi fino a Napoli per assistere alla partita e sostenere la squadra, “Deu Ci Seu”:
il docufilm di Michele Badas, Michele De Murtas e Nicolò Falchi in programma sabato 22 luglio alle 22 in piazza dei Balli, per un affresco del Belpaese e dell’Isola tra passione sportiva e incolmabili distanze, fisiche e simboliche, dal “Continente” (evento realizzato in collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission).
E infine un appuntamento dedicato a giovanissimi e famiglie domenica 23 luglio alle 22 in piazza dei Balli con “Rodari… per l’Estate!” del Teatro del Segno:
ùcoinvolgente animazione-spettacolo a cura di Stefano Ledda e Alessandra Leo con Tancredi Ermanno Emmi al contrabbasso, per riscoprire le più celebri fiabe e filastrocche del grande scrittore di libri per l’infanzia.
Lo spettacolo
Fin dal titolo, che rimanda al dialogo tra i due innamorati al primo chiarore dell’alba nella quinta scena del terzo atto della tragedia di“Romeo e Giulietta”, “Era l’Allodola? / Tragicomiche conversazioni di un uomo innamorato” del MAB Teatro – DOMANI (venerdì 21 luglio) alle 22 in piazza Santo Isidoro ad Allai – rivela l’ispirazione squisitamente shakespeariana e anche il dichiarato intento di “giocare” con l’opera e la figura del Bardo.
Trasportato in epoca moderna, tal Guglielmo Scuotelapera, al secolo (e in inglese) William Shakespeare dialoga con il suo psicanalista:
la pièce scritta e interpretata da Daniele Monachella e Ignazio Chessa con disegno luci di Tony Grandi / Grandi Luci mette in scena i turbamenti del cuore del grande drammaturgo, i dubbi e le incertezze, gli slanci e le aspirazioni, i sogni e i desideri di attraverso citazioni e frammenti dei suoi immortali capolavori.
Una insolita commedia
Teatro e vita s’intrecciano in una insolita commedia dai toni surreali e grotteschi, che trae spunto da drammi e commedie per reinventare la trama dell’esistenza, mentre il famoso seppure alquanto misterioso, in un momento di crisi personale, si smarrisce e ripete quell’inquietante e cruciale interrogativo: “Era l’allodola?“.
Nello struggente addio al termine della loro prima e unica notte di nozze, Romeo e Giulietta accennano al canto dell’allodola, “messaggera del giorno” che segna il momento della loro separazione:
per i giovani, ignari del futuro, dà inizio all’attesa del loro prossimo incontro, ma il precipitare degli eventi costringerà Romeo all’esilio e per una serie di sfortunate circostanze e il fallimento di uno stratagemma forse troppo sottile, i due si ritroveranno soltanto alla fine, per un ultimo bacio, ma resteranno uniti per l’eternità.
La domanda, ripetuta come un “refrain”, continua a tormentare il (sedicente) autore e diventa pretesto nella nuova commedia per
«un irriverente gioco delle parti» – scrive Daniele Monachella nella presentazione –
«dove l’amore descrive la follia e la follia fa sbocciare l’amore, conducendo lo spettatore a ritmo serrato verso il terreno dell’assurdo, dell’illogicità e dei paradossi della società̀ contemporanea».
Un raffinato divertissement metateatrale
“Era l’Allodola?” rappresenta un raffinato divertissement metateatrale, in cui i protagonisti disquisiscono d’amore e altre malattie e squilibri dello spirito utilizzando le parole di personaggi entrati nell’immaginario, con un curioso effetto straniante, mentre Guglielmo Scuotelapera rivendica la paternità di testi importanti nella storia del teatro e il suo “antagonista” si ostina a cercare di curarlo, guarendolo dalle sue fissazioni.
Una pièce tragicomica sulle amare beffe della sorte, che facilmente sovverte i piani e tradisce le aspettative nella realtà come nella finzione:
un’antologia di monologhi e scene tratti da diversi copioni, in cui Daniele Monachella e Ignazio Chessa si confrontano con l’arte sublime del Bardo, la sua capacità di accostare differenti registri, per toccare le più alte vette del tragico o mettere l’accento sulla comicità, tra divagazioni filosofiche e profonde riflessioni sulla condizione umana, in bocca a buffoni e re.
“Deu Ci Seu”
Una trasferta sportiva diventa “esodo” di un popolo in “Deu Ci Seu”, il docufilm scritto da Michele Badas e Michele De Murtas (che firmano anche la regia) insieme con Nicolò Falchi e prodotto da Il Circolo della Confusione e ISRE / Istituto Etnografico della Sardegna con il sostegno della FSFC – sabato 22 luglio alle 22 in piazza dei Balli ad Allai –; che rievoca lo spareggio tra Cagliari e Piacenza nel 1997, una partita decisiva per evitare il passaggio in serie B della squadra allenata da Carletto Mazzone, dopo la vittoria sul Milan a San Siro (evento realizzato in collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission).
Ventimila sardi scelgono di seguire i calciatori fino a Napoli e il viaggio diventa un simbolo della condizione dell’Isola rispetto al resto dell’Italia, quando la “continuità territoriale” è ancora solo un miraggio e il tentativo di raggiungere l’altra sponda del Tirreno può trasformarsi in un’avventura, se non in un’odissea:
“Deu Ci Seu” è (anche) la cronaca di una sconfitta che paradossalmente ma non troppo si può leggere invece come il simbolo del sentimento di appartenente di una “nazione” e della volontà di “esserci” e partecipare alla storia, con la rinnovata coscienza della propria identità.
“Rodari… per l’Estate! / Viaggio nel paese delle vacanze con Gianni Rodari”
E’ una animazione-spettacolo a misura di grandi e soprattutto piccini, pensata e interpretata da Stefano Ledda e Alessandra Leo sulle note del contrabbasso di Tancredi Ermanno Emmi e ispirata alle favole e alle filastrocche, ma anche ai preziosi insegnamenti e suggerimenti dell’autore della “Grammatica della Fantasia”.
«La pièce è incentrata su due buffi personaggi, che si confrontano con alcune delle opere più famose di Gianni Rodari» –
spiega Stefano Ledda –
«da “Il libro degli errori” alle “Filastrocche in cielo e in terra” passando per le “Favole al telefono” e che come due moderni clowns, portando in scena l’eterno gioco del saggio e dello sciocco, del capace e dello svampito, leggeranno e faranno rivivere le storie coinvolgendo il pubblico…
incespicando, cantando e mimando per restituire l’immediatezza e la freschezza di quei meravigliosi racconti in versi e in prosa».
Tra racconti e sketches, gags e canzoni, le bambine e i bambini diventano protagonisti con la possibilità di divertirsi a “giocare” al teatro e inventare strumenti e melodie, oltre a riscoprire insieme a genitori e nonni, sorelle e fratelli maggiori le brevi fiabe nate «dallo scontro occasionale di due parole, da errori di ortografia, da giochi di parole…».
Festival Palcoscenici d’Estate
Il V Festival Palcoscenici d’Estate ad Allai proseguirà fino a sabato 19 agosto con un ricco carnet di eventi fra spettacoli, recitals e concerti, con alcuni dei protagonisti della scena isolana e nazionale, senza dimenticare il cinema ma c’è spazio anche per gustosi “Spaghetti Musicali:
un’occasione per visitare il paese del Barigadu e riscoprire, insieme al fascino delle statue menhir, anche la magia di un cielo stellato…
Il V Festival Palcoscenici d’Estate ad Allai è organizzato dal Teatro del Segno con ideazione e direzione artistica di Stefano Ledda, e realizzato con il patrocinio e il sostegno del Comune di Allai, dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna e inserito nel progetto Intersezioni / rete di festival senza rete promosso da Fed.It.Art Sardegna, e si avvale delle preziose collaborazioni con la Fondazione Sardegna Film Commission, il CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna e Guilcer Spettacoli. Il Teatro del Segno aderisce al CUSS / Coordinamento Unitario dello Spettacolo dal vivo della Sardegna.
INGRESSO GRATUITO per tutti gli eventi del Festival
NB Aderendo completamente al percorso già intrapreso dall’Amministrazione Comunale di Allai Il Teatro del Segno utilizzerà per la realizzazione degli appuntamento solo e soltanto corpi illuminanti a basso impatto ambientale basato sulla tecnologia led.