Dieci appuntamenti in calendario (giù il sipario l’08 settembre). Il primo fissato per il 7 luglio a Cala Sapone: Surealistas.
Elemento di “confine” ed allo stesso tempo trait d’union tra ciò che è meravigliosamente stato delle precedenti cinque edizioni del Sulky Jazz e quel che sarà questa sesta volta. Impreziosita dalle variazioni sul tema e della necessità di fare festa con l’arte e condividere il risultato della festa stessa (FestArtes).
Si comincia alle 21.30 sulla spiaggia di Cala Sapone. Dove tutto è ancora più magico e surreale, figuriamoci al suonare di un intero concerto perso fra l’addio del sole, le stelle e l’orizzonte. Così sarà il 7 luglio, la prima assoluta del 2023, con i Surealistas.
Cerchi Surealists e trovi “latin Kaleidoscope, Tropicalis & Diaspora”. Tasselli del mosaico che dà anima sound e voce alla band sono Jeremías Cornejo vocals, guitar; Joaquín Cornejo vocals, keyboards; Mauro La Mancusa trumpet. E ancora Sigi Beare sax, flute; Iacopo Schiavo vocals, guitar; Matteo Bonti bass; Pietro Borsò drums; Laura Falanga congas, percussions.
Sono una vera band, come quelle dei tempi che furono. Nessun leader: il loro simbolo non è una piramide ma un cerchio, capace di racchiudere più idee, più voci e più colori. Nelle loro vene scorrono le suggestioni sonore di Argentina, Italia, Inghilterra e un pizzico di Bosnia. Corpi e cuori sentono il ritmo delle clavi afroamericane, dalla cumbia al tropicalismo. Da adolescenti però sognavano il rock e la psichedelia, canzoni d’autore e letteratura, e al crocevia tra tanti sogni che nascono i SuRealistas, con canzoni originali e piene d’amore per la tradizione afroindoamericana.
Dopo due tour europei, tre album di inediti e tre videoclip, le priorità dei SuRealistas sono chiare: tenere gli occhi sempre aperti sul mondo e i piedi sempre pronti a danzare. Questa è la chiave del loro realismo, ora magico e onirico, ora teatrale e nonsense. Attenzione, ogni loro concerto è un rituale catartico e un inno alla vita, al canto e alla danza cui non vorrete sottrarvi e che difficilmente dimenticherete.
Una intera estate da trascorrere assieme con l’arte a permeare gli intenti legati all’accoglienza, alla promozione e alla valorizzazione dell’esistente attraverso artisti chiamati a esprimersi al meglio in scenari unici e suggestivi, punti cardinali e riferimenti di una manifestazione organizzata dal Comune di Sant’Antioco con il supporto dell’Associazione Enti Locali per lo Spettacolo, con il patrocinio della Regione Sardegna e della Fondazione di Sardegna. 14 luglio ancora in spiaggia (Cala Sapone) e ancora al ritmo del jazz, interpretato per l’occasione dalla chitarra di Fabio Zeppetella e dalla tromba di Fabrizio Bosso.
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