Convegni, concerti, manifestazioni in piazza. E anche momenti di preghiera e di devozione per rinverdire le tradizioni legate ai festeggiamenti per San Giovanni e San Pietro.
Due ricorrenze importanti che ad Orotelli sono legate anche dalla presenza di due chiese romaniche, San Giovanni Battista in paese e San Pietro di Oddini nelle campagne. Fanno del centro barbaricino uno dei nodi importanti della Fondazione Sardegna Isola del Romanico che insieme all’amministrazione comunale e alla ProLoco ha organizzato gli eventi.
“Il nostro obiettivo è fare della storia e della cultura espressa nel tempo dal nostro paese un’occasione di sviluppo economico. Un motivo di racconto e di fascinazione che si trasformi in attrattore turistico per coloro i quali amano sperimentare aspetti unici dei luoghi che visitano come la storia, la cultura. E anche le tradizioni, il cibo e l’architettura”. Ha dichiarato il sindaco di Orotelli Tonino Bosu.
Per dieci giorni Orotelli si è rimmersa nell’atmosfera medievale. Nei tempi nei quali i benedettini lavoravano nelle campagne e negli orti intorno alle chiese romaniche. Grazie anche alle rappresentazioni e le esposizioni di libri ed armi, ai laboratori delle botteghe medievali e alla fiera mercato.
Spazio poi ai convegni, incentrati sul periodo Medievale Romanico. Sono stati ottimi relatori lo storico dell’Arte Marco Mangino e Marco Milanese professore ordinario dell’Università di Sassari. Con il quale è in programma di aprire una collaborazione che possa portare anche ad istituire una campagna di scavi nell’antico villaggio medievale di Oddini.
Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Fondazione Sardegna Isola del Romanico, Antonello Figus e dalla presidentessa della Proloco di Ortelli Francesca Murru per il successo dell’iniziativa. Grazie a questo evento ha rafforzato la conoscenza della chiesa di San Pietro di Oddini, inserita anch’essa fra le chiese della Fondazione Sardegna Isola del Romanico.
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