La provincia di Carbonia-Iglesias rappresenta il territorio con il maggior numero di pazienti affetti da decadimento cognitivo a livello nazionale. Non a caso, venerdì 28 luglio alle 18.30, nella Sala Riunioni (servizi sociali)di via Argentario 14, a Iglesias si svolgerà un importante convegno dedicato al “Decadimento cognitivo e invecchiamento”, parte integrante del progetto “Alzheimer Sardegna: Insieme per sostenere”, organizzato dall’Associazione Malattia Alzheimer Sardegna (AMAS) in collaborazione con l’associazione Culturale Music&Movie, e sostenuto dall’assessorato dell’Igiene e Sanita e dell’Assistenza Sociale della RAS.
Tema centrale del convegno sarà l’invecchiamento della popolazione sarda, con una particolare attenzione dedicata alle demenze. Si cercherà di capire quali siano le difficoltà di una società in cui l’età media è sempre più alta, quali siano le differenze sotto il profilo dei bisogni e quali siano le potenzialità che il nostro territorio può offrire.
Dopo i saluti istituzionali dell’assessora alle Politiche sociali, Angela Scarpa, che ha fortemente voluto l’evento, interverranno Antonello Casu, geriatra in servizio all’ospedale di Ghilarza, che affronterà il delicato aspetto della relazione tra invecchiamento e solitudine; quindi Paolo Putzu, geriatra di Cagliari, che approfondirà “Il malessere dell’anziano e l’ageismo”; e Daniela Viale, dirigente psicologa del Centro Disturbi Cognitivi e Demenze di Cagliari, con la quale sarà affrontata l’importanza della terapia cognitiva e lo stato dell’arte delle CDCD in Sardegna. A moderare l’incontro sarà Pina Ballore, presidente AMAS.
«L’ageismo è una forma di pregiudizio e disistima nei confronti di un individuo in ragione della sua età – spiegano gli organizzatori -. Assistiamo a tante forme di ageismo nei mezzi di comunicazione, in istituzioni e sanità, nel sistema educativo, culturale, politico e ambientale. Strettamente legata all’ageismo è la solitudine, intesa come estremo malessere subito e non voluto che crea sofferenza psicologica e facilita l’insorgenza di malattie fisiche, psichiche tanto da ridurre la qualità e l’aspettativa di vita. Si parla giustamente di solitudine patologica e colpisce soprattutto gli anziani soli ma si riscontra di frequente anche in famiglia o nelle residenze, identificandosi come una forma di deprivazione relazionale».
Un’attenzione particolare sarà rivolta al ruolo di caregiver, molto caro ad AMAS, tanto che a parlarne sarà la presidente dell’associazione, Pina Ballore, attraverso la sua testimonianza di “figlia dell’Alzheimer”. L’ingresso è libero ma si consiglia la prenotazione ai numeri 3336750996 – 3495386310.
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