Pippo Cosentino (Coordinatore Archeoclub D’Italia Sicilia) : “Siamo circondati dalle fiamme, anche sul mio territorio. Bruciano montagne che hanno visto il nascere delle antiche civiltà. La speranza è che gli incendi non arrivino a minacciare i siti culturali, archeologici”.
Francesco Finocchiaro (Direttivo Nazionale Archeoclub D’Italia) : “L’appello a costituire il Comitato per la realizzazione del Bosco dei Gentili. Per ogni albero bruciato se ne piantino 10”.
Rosario Santanastasio (Presidente Nazionale Archeoclub D’Italia) : “Che le associazioni culturali diano vita alla rete di Protezione Civile Culturale con azioni e iniziative di conoscenza dei territori, dei versanti di montagna, della storia dei prodotti, al fine di creare il cittadino come sentinella del territorio nel quale vive”.
Incendi in Sicilia e in altre regioni del Sud Italia
“Sono luoghi e montagne che hanno visto il sorgere delle antiche civiltà neolitiche, ma purtroppo oggi la cultura va ancora difesa soprattutto in alcuni angoli del Sud Italia. Non c’è consapevolezza e non c’è conoscenza dei luoghi nei quali viviamo. Siamo circondati dalle fiamme. La Sicilia è duramente colpita e la speranza che gli incendi non raggiungano siti culturali di grande valore. Non dobbiamo anche dimenticare che lo stesso patrimonio naturalistico è patrimonio paesaggistico e culturale, in particolare in regioni come la Sicilia dove, proprio su colline e monti è possibile trovare testimonianze storiche di molteplici epoche. Questi incendi colpiscono al cuore una storia millenaria”. Lo ha affermato Pippo Cosentino Coordinatore Archeoclub D’Italia della Sicilia e Presidente Archeoclub D’Italia sede di Lentini.
Archeoclub D’Italia lancia un appello forte, importante!
“L’appello è di costituire il Comitato per la realizzazione del Bosco dei Gentili. Per ogni albero che avvelenano, che incendiano che se ne piantino altri 10. Una legge simile venne fatta in occasione delle nascite. Non dimentichiamo che numerosi siti naturalistici italiani – ha dichiarato Francesco Finocchiaro, del Consiglio Direttivo Nazionale di Archeoclub D’Italia – sono patrimonio Unesco non tanto per la loro bellezza ma quanto per la tipologia del paesaggio. In Italia il paesaggio è storia, è tradizione, è cultura. Tutti coloro i quali non lo rispettano, incendiano i boschi, sono figli della non conoscenza. Tante persone ancora oggi non conoscono gli eventi storici avvenuti lungo determinati versanti di montagna e non conoscono la storia dei prodotti che mangiano, dei quali si cibano. Non buttiamo, non solo cicche di sigarette ma neppure bottiglie. Anche le bottiglie, in vario modo, possono essere concause di incendi. Serve tanta responsabilità in questo momento, non solo per garantire la sicurezza della popolazione ma anche per preservare le risorse vegetali”.
Serve una Protezione Civile per la cultura
“Archeoclub D’Italia è disponibile a dare vita a quella rete di associazioni culturali che possa fare prevenzione con molteplici azioni condotte sul campo, nelle scuole, con visite e escursioni in affascinanti luoghi da conoscere – ha concluso Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia – al fine di dare vita alla Protezione Civile per la cultura. Siamo convinti che favorendo la conoscenza, si possano formare cittadini più consapevoli del territorio e soprattutto del territorio dove vivono. In questo modo si andrebbero a tutelare luoghi, siti culturali e vite umane”.