Pediatra lascia il suo incarico in Marmilla. I chiarimenti della Asl
ORISTANO, 20 LUGLIO 2023. “La nostra azienda sanitaria, già dal giugno scorso, attraverso la medicina convenzionata di ARES, ha provveduto a formulare e pubblicare un bando a valenza regionale per la sostituzione del pediatra dell’ambito 6 del distretto di Ales-Terralba, il dottor Luigi Melis, che ha ottenuto il trasferimento presso un’altra azienda sanitaria e perciò lascerà la Asl 5 di Oristano. Tale bando, tuttora aperto, non ha ricevuto al momento alcuna manifestazione d’interesse da parte di nessun pediatra”.Lo ha precisato il direttore dell’ufficio integrazione ospedale-territorio dell’Asl oristanese, il dottor Alessandro Baccoli. Dopo il posto rimasto vacante del pediatra che serve i pazienti dei comuni di Albagiara, Ales, Assolo, Asuni, Baradili, Baressa, Curcuris; Genoni, Gonnosnò, Laconi, Mogorella, Morgongiori, Nureci, Pau, Ruinas, Senis, Sini, Usellus, Villa Sant’Antonio e Villa Verde.
Sempre il dottor Baccoli ha aggiunto: “Le famiglie con bambini con età superiore ai sei anni possono rivolgersi ai medici di base dello stesso ambito o all’ambulatorio straordinario di comunità territoriale (ASCoT) di Masullas”. Un altro importante annuncio: “Nella stessa zona arriverà entro due mesi anche un nuovo medico di base, che potrà accogliere sino a 1500 scelte”.
Per i pazienti sotto i sei anni “speriamo che qualche pediatra risponda presto al nostro bando; ha chiuso sempre il dottor Baccoli. Intanto le famiglie dei piccoli possono optare per la scelta fuori ambito con la pediatra Miriam Concas, in servizio a Mogoro, che ha ancora disponibilità sufficiente ad accogliere tutti i minori. Per la maggior parte delle famiglie residenti nei paesi serviti precedentemente dal dottor Melis lo spostamento verso Mogoro sarà circa lo stesso, in termini di chilometri, rispetto a quello precedente verso Ales.
Comprendiamo il disagio dei genitori di quei comuni, che dovranno percorrere alcuni chilometri in più, ma non abbiamo alternative allo stato attuale. La drammatica carenza di medici pediatri nella nostra Regione ha radici lontane. Queste sono da ascrivere alla mancata programmazione nazionale e alla ancora insufficiente ammissione ai corsi di laurea delle nostre facoltà. Non si può vincere una guerra senza soldati”.
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