Una circolare del Ministero “salva” le gare sino al 31 dicembre
Sino al 31 dicembre salta l’obbligo di qualificazione delle stazioni appaltanti per i progetti PNRR e Pnc. Miscali (presidente OIC):
“Boccata di ossigeno, ma non sprechiamo il tempo concesso”.
Un’applicazione puntuale del Nuovo Codice Appalti, inclusi gli
obblighi di qualificazione delle stazioni appaltanti per le gare
riguardanti le opere al di sopra i 500mila euro o i servizi e le
forniture sopra i 140mila, avrebbe messo a serio rischio il rispetto dei
termini imposti da PNRR e Piano Nazionale Complementare. In Sardegna,
avrebbe significato, con tutta probabilità, un blocco totale degli
appalti sopra soglia gestiti da Comuni ed enti più piccoli, privi delle
strutture per funzionare come stazioni appaltanti qualificate.
«Come avevamo auspicato, la deroga è arrivata attraverso una circolare
del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – spiega il
presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Cagliari
Federico Miscali –. Solo per le azioni finanziate attraverso i fondi
PNRR e PNC, e solo sino al 31 dicembre, sarà quindi possibile bandire
le gare anche sopra le soglie previste dal Nuovo Codice senza passare
per la procedura di qualifica della Stazione Appaltante, quindi anche
gli enti e i piccoli Comuni della Sardegna potranno portare avanti i
progetti».
La circolare del Ministero, condivisa con Presidenza del Consiglio e
Anac, conferma infatti “il regime speciale sull’aggregazione delle
stazioni appaltanti introdotto per le opere finanziate in tutto o in
parte con le risorse previste dal PNRR, dal PNC o dai programmi
cofinanziati dai fondi strutturali dell’Unione europea indette
successivamente al primo luglio 2023_”. In sostanza prosegue la
circolare “_in tema di affidamenti e contratti PNRR e assimilati,
viene espressamente prorogata fino al 31 dicembre 2023, la possibilità
per i Comuni non capoluogo di ricorrere alle modalità (derogatorie) di
acquisizione di forniture, servizi e lavori di cui all’articolo 1, comma
1, del decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32 cit., così come modificato
dall’articolo 52, comma 1, lettera a), numero 1.2, del decreto-legge 31
maggio 2021, n. 77”
«Si tratta di una boccata di ossigeno che certamente consentirà di
portare avanti i progetti PNRR e PNC sino a fine anno, ma che rinvia
solamente il problema della qualificazione: il tempo concesso non va
sprecato – prosegue Miscali –. È necessario agire oggi per non
farsi cogliere impreparati dalla scadenza del 31 dicembre. Come già
detto in precedenza, a nostro avviso è necessario che la Regione
provveda a promuovere incontri tra le Stazioni Appaltanti Qualificate,
le Centrali di Committenza e i Soggetti Aggregatori, presenti nel
territorio sardo in modo da favorire accordi di committenza ausiliaria
per supportare gli Enti più piccoli. In ogni caso, resta indispensabile
potenziare gli organici degli uffici tecnici pubblici a ogni livello con
nuovi ingressi, dal momento che i nostri colleghi delle Amministrazioni
operano in situazione d’emergenza costante. Parimenti, dobbiamo
garantire ai dipendenti della PA condizioni di lavoro pari a quelle del
settore privato per prevenire la loro partenza e fornire agli uffici gli
strumenti necessari per la digitalizzazione del ciclo di vita dei
contratti».