Padova, tenta di ammazzare un Carabiniere e resta ucciso, Fervicredo: “Tre vittime della violenza di questo criminale, di cui due innocenti. Solidarietà e vicinanza ai militari”
“Quello che è accaduto ieri a Padova, dove un criminale ha tentato di ammazzare un Carabiniere restando a sua volta ucciso è atroce, è il frutto di una violenza cieca, insensata e furiosa, che ha fatto tre vittime, di cui due innocenti.
Ci riferiamo ai Militari intervenuti in questa folle vicenda, che sono Vittime due volte: feriti nel fisico e ancor più gravemente nella mente e nel cuore, uno per aver pensato di non poter mai più rivedere i propri cari, l’altro per aver dovuto compiere un gesto estremo pur di salvare il collega.
Siamo naturalmente addolorati per la morte di un uomo, proprio perché sappiamo quanto la vita e la salute siano preziosi, ma siamo soprattutto vicini senza se e senza ma, con tutta la forza della nostra consapevolezza, della nostra fiducia e della solidarietà di cui siamo capaci, ai due Servitori dello Stato così duramente colpiti da questo dramma”.
Lo afferma Mirko Schio
Lo afferma Mirko Schio, Presidente di Fervicredo (Feriti e Vittime della criminalità e del Dovere) a proposito di quanto accaduto a Padova, dove un 55enne cittadino albanese è deceduto a seguito delle ferite riportate dopo essere stato attinto dai colpi dell’arma d’ordinanza di un Carabiniere, il quale non ha avuto altro modo per impedirgli di uccidere con un pugnale il collega gravemente ferito e accasciato a terra dopo che il malvivente lo aveva investito.
“Questa triste vicenda – conclude Schio – testimonia per l’ennesima volta quanto duro sia svolgere un lavoro che impone responsabilità e rischi che possono essere ‘schiaccianti’, ma che i nostri più fedeli e coraggiosi Servitori sanno compiere nel migliore dei modi, con una professionalità, un coraggio, una generosità e una forza che, preghiamo, gli consentirà di trarsi fuori da questo traumatico momento”.
Associazione Fervicredo